Lunedì 17 febbraio 2014 – Santa Marianna – Roma

Che gran polverone! Che gran casino! Che gran solerzia, ministra ex mammana bonino! Che gran vociare di froci e affini! Che palle infinite!
Hanno arrestato Luxuria a Sochi, in Russia, mentre prendeva per il culo Putin e sventolava gli arcobaleni ricchioni alle Olimpiadi. E che dovevano fare? Chiamare la Banda dell’Armata Rossa e suonargli l’inno nazionale? Lo dicono da mesi che ce l’hanno con noialtri! Hanno pure promulgato leggi che vietano di manifestare la propria omosessualità in pubblico, in presenza di minori. Appena pizzicano un omosessuale, vero o presunto, o lo denunciano oppure lo gonfiano di botte, gli vuotano addosso litri di piscio da fiaschi riempiti all’uopo e gli fanno giurare che andrà a farsi curare (mi chiedo dove e da chi). Anzi, che l’hanno solo tradotto in questura, l’arrestato dal nome di uomo su corpo di donna. O quasi. Poteva finire peggio… E, comunque, ho avuto il tempo di finire il Primo di spaghetti alle vongole che tutte le paure ululate da tutto il carrozzone frocio italiano erano già superflue. L’ex parlamentare Guadagno era stato rilasciato. Potenza del nostro ministro degli Esteri? Allora la stessa potenza la usi per i nostri Marò, abbandonati in India! Oppure sarà stato il polverino mediatico sollevicchiato da amici e colleghi, ad aprire il portone della questura? Ci credo meno. O, magari, il nostro tanto maltrattato Presidente Berlusconi ha chiamato il suo amico Putin e gli ha chiesto di far aprire il cancello della gabbia e far liberare dalle pesanti catene la vittima di sì grande ignominia… Mi piace pensare che sia proprio la terza, la supposizione giusta…
Mi scuserà, Luxuria, se non mi unisco al coro delle straziate. Ma proprio ieri scrivevo alla naziculona intenditrice di birra germanica di non impicciarsi dei fatti Italiani! Non posso che ribadire, oggi, il concetto, rivolgendo a Vladimir l’invito a non andare a rompere i maroni ai russi. Che, per me, sempre sovietici restano! E sovrani in casa loro!
Così facendo, non facciamo nessun favore agli omosessuali russi. E procuriamo un danno grave alla causa!!!
Le lotte sociali non si combattono coi Twitter e i Facebook, coi cinguettii o i post… O le foto pubblicate su instagram… Ci vuole ben altro sale in zucca… E non basta nemmeno andare a srotolare arcobaleni nei cieli russi. Bisognerebbe, forse, cominciare col riflettere sulle proprie adesioni politiche. E sulle richieste da fare… Forse, ottengo più io, frocio di Destra col Rosario in mano, che certe sciamannate senzadio e col pugno chiuso alzato. Basta saper chiedere ciò che si chiede…
Fra me e me, ringraziando la Madonna della catena, per il rilascio di Vladimir.

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