Martedì 6 gennaio 2015 – Epifania di Gesù – A casa, a Taurianova

Un’Italia così pecorona non si era mai vista!!!

C’è voluto il Colpo di Stato contro Berlusconi per passare dalla schiena dritta alla posizione pecorina. Dopo di lui, servilismo nazionale e internazionale a fiumi.

La lombricata bavosa iniziò da Monti, quel dimenticabile pseudopremier, assoggettato ai grembiulini di mezzo mondo. Con lui, gli italiani hanno calato le braghe e provato il piacere (si fa per dire) di farsi sodomizzare dallo stesso Stato in cui avrebbero dovuto riconoscersi. Ca..i acidi per tutti, infatti! La mia generazione, quella dei cinquantenni, ringrazia per la fame che sta patendo, essendo rimasta senza lavoro e senza pensione. Una sorta di merdoso limbo senza dignità, nel quale sopravvivere grazie alle pensioni dei nonni.

Dalla scia di sputo di dolorosa montiana natura, alla prima, sciagurata, pecorina altrettanto massona lettiana. Con l’occhialuto nipote rosso, la posizione si trasformò in condizione. Il suo manipolo di bucanieri ci introdusse il dardo più ardente: la convinzione del “senzaritorno”. Dopo di lui, nulla è stato più come prima. I ricchi, sempre più ricchi. I poveri, disperati. Sparita la classe di mezzo. Garantiti i privilegi e “zitto e magna er pappone”. Poi, l’ennesima trovata del Rosso Antico, l’ultimo monarca repubblicano (e anche un po’ repubblichino): sostituire l’inutile con l’inutile superfluo.

A rappresentare l’Italia prona agli occhi del mondo, il figlio dell’Arno. Una sorta di cetriolo ben ficcato fra i villi intestinali che, sorridente e barzellettante, ci impala come e quanto avrebbe fatto il leggendario Vlad di Transilvania. Circondato da ancelle fighe più delle tanto vituperate femmine di Destra e anche molto più gattamorta della peggiore fra chi le ha precedute, il cicciobello aspirante e aspirato ci sta convincendo che “Curvi è meglio!”

Curvi davanti agli sbarcanti, mortificati i volti contorte le menti. Curvi e proni davanti all’europa tedescocentrica. Curvi e accoglienti davanti agli arroganti americani con il loro presidente fumé e davanti ai magnaccia russi col gatto delle nevi che ci ricatta col gas. Curvi davanti agli indù, che, razzisti e violenti coi loro stessi fratelli, ci tengono per i coglioni e non liberano i due Marò, arrestati perché svolgevano il proprio dovere. Curvi e zitti davanti a certa magistratura deviata quanto la P2. Curvi e rassegnati davanti allo Stato, ormai nemico, che chiede e non da. Non ascolta. Non ci rivolge la parola.

Italiani avvaselinati, e anche senza, pronti alla prossima evoluzione sessuale da kamasutra del governo più ludoteca che abbiamo mai potuto temere. Pronti all’ennesima inchiavardata asciutta del primo che si sveglierà domattina col prurito sessualgovernativo. Mentre i mediterranei e i tropicali continueranno a sbarcare, gli zingari a farsi pagare casa e consumi, i politici a sfrecciare sulle autoblù, la Chiesa a non pagare le tasse, i commercianti e gli artigiani a morire di fame, i precari a emigrare, i cinquantenni ad impiccarsi, i ragazzini a prostituirsi, gli anziani a ruspare nei bidoni, i malati a sputare l’anima in reparti fatiscenti.

Tutti col culo a ponte. Come ci insegnano loro…

Fra me e me. Senza vaselina.

 

Tag: , , , , ,