Giovedì 15 dicembre 2016 – Santa Virginia – a casa, a Taurianova

The Holy Night by Carlo Maratta

Si spande per la casa, il profumo del Natale. Una tiepida brezza un po’ esotica di Terra Santa, un po’ domestica, di muschio d’ulivo e sabbia della fiumara. Scivola, docile e materna, di camera in camera, l’attesa dell’eterno Miracolo della Nascita: mia Madre ed io, fissati in un disegno antico, attendiamo fiduciosi che si ripeta anche quest’anno. Anche in questa nostra casa silenziosa. Da quando Papà ha attraversato il velo e si è “trasferito nel mondo a fianco”, il Natale, è vero, non ha più quel Suo colore un po’ bislacco, fatto di decorazioni in puro stile kitsch americano e di quel presepe con le casette di legno e sughero di cui ricordo solo le facciate colorate di rosso cupo, con le persianine alle finestre disegnate… Ma è Natale. Natale di ricordi festosi di ieri e risate argentine di oggi di nipoti e pronipotini, di regali semplici e di zeppole con l’acciuga. Natale di torrone di mandorle e pistacchi ancora caldo e filante, come quello che Taverna ci faceva consegnare da un suo aiutante con le ali ai piedi. Natale di Famiglia e Amici. Di preghiere e devozione. Natale di Gesù Bambino a Cui è destinata, oggi come ieri, la lampadina più luccicosa.

Sì, è Natale ancora. Con fatica, ma è Natale.

Già! Faticoso Natale, in questi anni di Cristianesimo schiaffeggiato, offeso, svuotato, martoriato, stuprato, schiavizzato e ammazzato in ogni Cristiano schiaffeggiato, offeso, svuotato, martoriato, stuprato, schiavizzato e ammazzato. Faticoso Natale, cancellato dalle recite scolastiche, dai lavoretti dell’asilo, dalle attività delle associazioni, dalle feste dei circoli ricreativi… Faticoso Natale, se, per rispettare chi non Lo rispetta, viene gettato nel fango della negazione. Ma, Natale! Sempre e comunque, Natale!

No, non ci riescono, a cancellarcelo dal cuore e dall’anima, il Natale. Perché, credenti o no, ci piace questo Bambinello con il Suo ottimismo, l’amore per il Bello, per il Buono. Ci piace questa festa della speranza, che, nel cuore dell’inverno, ci riscalda più del solleone. Ci stempera le preoccupazioni, le ansie, le paure. Ci rimette in sella; perché a Natale le pile si ricaricano a prescindere.

Natale non è festa di un giorno. Sono settimane di attesa, una notte magica, un giorno caldo e generoso, e un arrivederci lungo un anno. Per ricchi spensierati e anche per la povera gente. Per persone comuni e per personaggi speciali. Per umili. Per supereroi. Natale è Natale.

E’ Giorno di Vita. E’ Luce. E sogno di Serenità.

E lo abbiamo avuto in dono proprio noi. I Cristiani.

Scrive Spirlì

(Un pensiero offerto come preghiera per il Popolo di Gesù che sta patendo nel mondo)

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