Domenica 17 settembre 2017, Santa Ildegarda – a Casa Spirlì, in Calabria

1giuseppina_01(Una martire fra i suoi carnefici)

Altro che legge fiano! Il Mea culpa dovrebbero approvare in Parlamento!!! Sono settantadue anni che aspettiamo la verità su certe squadracce partigiane e certa feccia marocchina che, a guerra finita, hanno fatto carne di porco di bambine, donne, ragazzi… E non solo torturando e ammazzando. Più satanicamente, stuprando e occultando le proprie colpe!

Macigni che avrebbero distrutto qualsiasi essere UMANO. Ma, di umano, quei porci sanguinari non ebbero nulla. Né prima, durante il Ventennio, quando se ne stettero nascosti come serpi d’inverno, pavidi e senzapalle; né durante la guerra, quando mandarono a sparare i più cretini o i meno codardi fra loro; né dopo, quando, ubriachi di menzogna, uscirono dalle tane per  festeggiare la fine del regime, massacrando chiunque venisse loro davanti.

Né dopo del dopo, negli anni del comunismo sovietico del tovarisch Togliatti e della Libertas mafiopapalina di Andreotti e soci, quando si costruirono una vita integerrima, nascondendo fra la merda delle viscere marce il segreto della propria ferocia sanguinaria.

Andarono ad ingrassare ed ingrossare, ipocriti e bugiardi, le fila di quei partiti politici tronfi di antifascismo, coltivando l’albero della menzogna e puntellandolo, con mutuo soccorso, ad ogni cedimento. Fino ad oggi. Ma, oggi, proprio oggi, quelle radici, nate marce, hanno smesso definitivamente di succhiare linfa. E l’albero della vergogna, pur cercando di accasarsi fra le righe della Legge, non trova posto nel mondo reale. Tantomeno in quello virtuale.

1giuseppina ghersi-381-U260134447555S1B-U260139673461NfB-120x179@IlSecoloXIX-Nazionale(Giuseppina Ghersi)

Giuseppina Ghersi non ha trovato pace fra le rughe del silenzio imposto per settantadue anni dalla ciurmaglia di regime. Ora trionfa sul web e diventa più bella e più mitica di Marilyn. Più viva di noi che La poggiamo rispettosamente sull’Altare dei Martiri e La veneriamo come una Vergine Maria privata del Dono Celeste dell’Annunciazione.

Giuseppina Ghersi è viva!

I morti sono i suoi carnefici e tutti i loro discendenti ed avvocati difensori. I morti sono quei muti che, pur di non ammettere di essere la diretta continuazione di tanta feccia, tacciono. O cercano parole talmente sterili che si incorniciano da soli per la Galleria della Vergogna. I morti sono quelli che giustificano lo stupro di una bambina di tredici anni “perché era una fascista”. A tredici anni? E se anche?

#GiuseppinaGhersiMartiredellaguerrapartigiana: Simbolo dell’Italia Perbene, Cristiana, Onesta!

#frameeNoiItaliani

 

 

 

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