Sabato, 1 dicembre 2018, San Girolamo de Pratis, Martire in Tunisia (Africa) – da Casa Spirlì, in Calabria

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Troppi ne sono morti! Troppi ne stanno morendo! Altri, purtroppo, ne moriranno…

Sono i Martiri Cristiani, che vengono ammazzati con i metodi più efferati. Perché uccisi per la loro Fede. Massacrati e finiti dopo essere stati violati, torturati, straziati. Smembrati, a volte. Spesso, distrutti col fuoco. Sempre, fatti patire. Perché ai maledetti infedeli, ai nonCristiani, vederci in croce procura una sorta di godimento più dolce e sottile di quello che gli potrebbe garantire qualsiasi loro dio con i suoi pseudodoni. Per quella doppia miliardata di islamici, per esempio, la morte di uno di noi Cristiani corrisponde ad una risposta tangibile alla preghiera del giorno. Col culo per aria, infatti, pregano e sperano che questa metà del mondo, Illuminata dalla luce di Cristo, si polverizzi e poi si smaterializzi. Lo stesso dicasi per i rimasugli di quella porcata immonda della rivoluzione più bugiarda della storia dell’Umanità: il comunismo, figlio di quel borghese, viziato e rivoluzionario per passatempo, russo ma col culo al caldo in Europa. Quel Lenin, nato da famiglia di origini ebraiche, poi convertitasi all’ortodossia e innestata con luteranesimo e chissà cos’altro, che, nato ricco, ma non nobile, detestava l’aristocrazia e le regole. Infarinatosi, prima, e infarcitosi, poi, delle menzogne del socialismo e del marxismo, generò il peggior abominio, gemello ateo della peggior religione che, di suo, si era già lordata di sangue in tutto il medioriente arabo e nei continenti confinanti… Per entrambi, Noi siamo da cancellare. Da far dimenticare dalle pagine della Storia.

E, appena possono, tentano di farlo. Ci decimano a piccoli gruppi o a popolazioni intere. Lo hanno fatto con gli Armeni, tanto per non citare un lungo elenco. Lo fanno in Siria, in Egitto, in Nigeria, in Mali e in mezza Africa. Lo fanno in India, in Indonesia… Lo hanno fatto in Cina… E Dio solo sa dove altro.

Per Loro, dunque, per i Martiri Cristiani di ogni tempo e luogo, perché la Loro Morte non sia vana, né quella degli uomini forti, né quella delle donne violate, dei bambini indifesi, degli anziani inermi, per Loro, sì, per tutti i milioni di morti ammazzati in nome di Cristo,  DOBBIAMO FESTEGGIARE IL NATALE! Dobbiamo allestire il Presepe, cantare gli Inni Natalizi, seguire le funzioni religiose, pregare e santificare la Festa!

Per i Martiri della Fede, non dobbiamo permettere ad una sordida armata di ignoranti, decerebrati, debosciati senza dio, di appropriarsi di queste giornate per trasformarle in scatole del Tempo e della Storia piene di menzogne.

Santificare il Natale è come dare acqua alle nostre radici: più festeggiamo, più frutti raccoglieremo!

I genitori pretendano che i loro figli recitino la Nascita del Bambino. I nonni trasmettano tradizioni e princìpi Cristiani. I figli si affidino alla propria Famiglia. I soli si aprano al contatto, all’incontro.

A Natale si semini Fede! Raccoglieremo prima di quanto non possiamo immaginare. Facciamolo pensando a Chi, per difendere il Natale e la propria appartenenza Cristiana, ha consegnato la propria vita agli aguzzini senza pietà!

Buona preparazione alla Nostra Festa!

#Natale

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