Domenica 3 marzo 2019 – San Marino – da Casa Spirlì, Calabria 

Non ne avevamo proprio bisogno, di imbarcare altre “giovani generazioni” di parlamentari ignoranti di politica e di amministrazione della Cosa Pubblica. Così come speravamo che non rimanesse neanche il ricordo delle mignotte di Stato di precedenti forniture. E così come pregavamo gli dei che i caini malfattori di canuto pelo si autodistruggessero prima dell’apertura dei seggi elettorali del marzo 2018. Invece, no!

Su quegli scranni continua a sedere di tutto. Come in quel passato orrido, durante il quale ci siamo affielati per la presenza di pornoattrici, terroristi assassini, confusi sessuali, stragisti, massomafiosi, mafiomassoni, cocainomani, ladroni, truffatori, violenti…

Fra tanti onesti, che ci credono, nel Palazzo gozzoviglia, ancora una volta, un popolo di masnadieri che continua a danneggiare l’Italia. Con la protervia di chi sa di aver guadagnato, in quell’urna di cartone, la gestione del potere. E non il mandato di rappresentare gli Italiani. La #malapolitica non è morta e non morirà per ora. Anzi! È viva, sta bene, ed è spalmata, democraticamente, da levante a ponente, dallo Zenith al Nadir.

Ci siamo cascati ancora, nella trappola della speranza. La “Maledetta Speranza” che, Ultima Dea, non vuole chiudere gli occhi e schiattare. E, a causa sua e della sua tenacia, noi continuiamo a farci fottere dalle orde barbariche! “Speriamo che questo sia quello buono… Speriamo che faccia qualcosa di giusto… Speriamo che non si dimentichi di noi…” Speriamo sempre che quel disonesto, che sappiamo disonesto, sia il disonesto buono…

Li ascolto, mentre, osannati come santi all’altare da intervistatori proni come schiavi egizi altrettanto ignoranti e mascalzoni, vomitano come candele sciolte le solite tiritere sul vedremo e cercheremo. Fra congiuntivi schiaffeggiati e presi a calci, strafalcioni lessicali, “piuttosto che” usati a cazzo di cane, cercano con cura magistrale di fare lo slalom fra i paletti dell’onestà e della correttezza morale.

Stanno lì, al sicuro, tutelati dalle distanze e dalle scorte armate: ci parlano dai giornali, dai computer, dagli schermi tv, e, spenti i riflettori, se ne vanno a zonzo a spese nostre. Meno localari dei predecessori, oggi, gli on e i sen si rintanano nelle case degli sponsor a impastare cene e promesse. Fra loro. Modello loggia. Come ieri. Come domani. Hanno solo qualche lacuna sintattica in più, per il resto, tutto uguale a prima.

La #malapolitica non muore. Si riproduce per autofecondazione.

(continua)

 

 

 

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