Lunedì, 27 maggio 2019 – San Liberio – da Casa Spirlì, in Calabria Che fosse scontato, evidente, inevitabile – inesorabile, direi – lo sapevamo in molti. Forse, tutti. Tranne le tignose fruscianti tonache di seta porpora che volano ancora per le sacre stanze, sciamando come pipistrelli insanguinati. Solo loro, e il mancato gaucho delle pampas argentine, non ci volevano credere. Quasi quanto non credono – Dio perdoni! –  alla divinità di Colui che, per molti di loro, è sempre più spesso solamente il “figlio del falegname”, il “primo socialista della storia”, il “rivoluzionario” ante litheram.  Eppure la stravittoria di Matteo […]