Il tormentone Rai continua a dispiegarsi implacabile. Da Annozero a Report fino a Vieni via con me (lasciamo da parte il buon Crozza di Ballarò…).  La “grande opacità” attorno al business immobiliare di Silvio Berlusconi nell’isola caraibica di Antigua rilanciata da Report e dalla Gabanelli che ha sollevato sospetti sull’operato del premier e su quell’investimento (soldi del Cavaliere, sia chiaro) si è sgonfiata. Quello “strano” affare  fatto con pagamenti regolari e non “sottobanco” non è poi così strano se la Procura di Milano dice che proprio no, non esiste alcuna inchiesta e se salta fuori il titolare della società off-shore e l’avvocato svizzero Carlo Postizzi, definito da Report “fiduciario” spiega: “Io sono l’azionista di riferimento, il più importante, del gruppo che ha gestito questa operazione immobiliare, la holding Kappomar e che controlla Emerald Cove e Flat Point. Vabbé, “opacità” a parte, almeno l’inviato della Gabanelli ci ha fatto vedere qualcosa di limpido, cristallino: le acque di Antigua, dove l’unico “venticello” che tira nella bella stagione sulle sue 365 spiagge (una per ogni giorno dell’anno,  si legge nelle guide turistiche e nei reportage di viaggio, è l’Aliseo.
(AggiornamentoSilvio Berlusconi cita in giudizio Report per il servizio sulla villa di Antigua. A renderlo noto è stato l’avvocato Fabio Lepri di Roma che in un comunicato ha annunciato di aver ricevuto mandato dall’onorevole  Berlusconi per procedere in sede giurisdizionale, al fine di ottenere l’accertamento della natura offensiva e diffamatoria di quanto diffuso il 17.10.2010 su RAI Tre durante la trasmissione Report, con integrale risarcimento dei danni. Il giudizio, si legge nella nota, sarà promosso contro tutti i responsabili dell’illecito, e sarà chiesta anche la pubblicazione della futura sentenza sui principali mezzi di comunicazione. «Sarà dunque il Tribunale a ripristinare la verità dei fatti»).

La sinistra dei falsi tele-martiri Ma se è archiviato malamente il caso Antigua, non c’è problema. L’opposizione catodica stia tranquilla, si riparte con il caso Saviano-Benigni-Fazio e appendice santoriana (Saviano – o la sua icona? – va subito come ospite ad Annozero a testimoniare . La sinistra di lotta televisiva continua insomma a dispiegare la sua offensiva senza soluzione di continuità affidandosi ai soliti riti e ai testimonial antiberlusconiani indispensabili ad appoggiare sulla Tv di Stato, naturalmente, l’ircocervo che va dal Pd ai giustizialisti dipitreschi e grillini fino alle new entry filline con esterni di lusso come il partito di Repubblica e Montezemolo. L’Udc è sospesa in attesa di eventi. E poi gridano al regime mediatico del centrodestra, anzi del Cav: ma no, tranquilli, non ce l’hanno con Silvio, loro fanno solo gli interessi della Rai, portano audience e pubblicità. Veri benefattori.
Dai ricchi cachet, però, che sarebbe meglio non toccare, per carità, altrimenti si allungherebbe la fila dei nuovi poveri.  E l’ultima sui cachet riguarda le 4 puntate (4) di Fazio-Saviano: costeranno 2,2 milioni di euro (invece di 2,8) almeno pare, visto che le seconda cifra sarebbe stato un “tetto massimo”, Saviano prenderà 50mila euro lordi a puntata, Benigni si esibirà aggratis (rinuncia a 250mila euro)… Insomma: si risparmiano un po’ soldi. Alemo questo…

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