Cosa farà da grande Matteo Renzi? Continuerà a incombere sul Pd come una spada di Damocle dalla lama senza filo o uscirà una volta per tutte allo scoperto dopo il mezzo passo avanti dell’annuncio di essersi svestito del ruolo (ormai logoro, mediaticamente) di rottamatore? Aspirante premier, segretario del Pd se la spunterà sulla vecchia guardia, “guastatore” in attesa di tempi migliori per attuare la sua personale rivoluzione blairiana? La domanda è lecita visto che a Repubblica il sindaco fiorentino ha detto: “Il rischio che mi candidi alla segreteria del Pd c’è. Insisto: non è una priorità. Ma ci sto riflettendo”. […]