#renzistaisereno (ma non troppo)

La guerra lampo di Matteo Renzi è andata avanti e dopo lo sfondamento del muro del Pd, la conquista della segreteria,  la rottamazione di Enrico Letta con un metodo che definire sbrigativo è dir poco, è arrivato al Renzi I che assomiglia a un Letta Bis e non pare suscitare grandi entusiasmi nuovisti e rivoluzionari, con un profilo tutto da decifrare costruito con il mitico manuale Cencelli. Ma tant’ è l’uomo che si è incoronato premier è fatto così, fra clamorosi detti e contraddetti. I più noti: “Una cosa che non voglio fare è andare a Palazzo Chigi”, “Lancio l’ […]

  

Letta e il risiko di Matteo…

Quel finish, rivolto da Matteo Renzi al presidente del Consiglio Enrico Letta e al suo esecutivo non più delle larghe ma delle piccole intese, con Forza Italia passata all’opposizione, non era che l’inizio dell’escalation antigovernativa lanciata dall’uomo nuovo dei democratici. Culminata con il dirompente avvertimento “quasi-finale” (nel senso che poi si vedrà come andrà a finire dopo le primarie se Matteo le vincerà, come è nelle previsioni) lanciato dalle colonne di Repubblica: “Con me il Pd volta pagina, la mia forza mi consente di porre tre condizioni al governo (riforme-lavoro-Europa), se le accoglie bene, altrimenti dico addio alla maggioranza“. Tono […]

  

Matteo, l’uomo che sussurra ai dinosauri…

Piccona oggi, piccona domani non è che Matteo Renzi finirà con l’ereditare le macerie del Pd invece del partito intero e unito, indispensabile per la sua scalata alla premiership? Il rischio c’è ed è forte e lo si capisce bene non solo da quello che dice il giovane turco Matteo Orfini: “Credo che Renzi immagini un partito come strumento al servizio di un leader, un partito-cartello elettorale a disposizione di un leader che punta a qualcos’altro, in questo caso la guida del Paese”. E qualche giorno fa anche Bersani ha lanciato un avvertimento, parlando dell’area forte del partito, ovvero quella […]

  

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