Segnali operativi per la prima settimana di Borsa dell’anno. Non so perché ma la maggior parte dei risparmiatori si ricorda dei propri risparmi solo a fine ed inizio anno e se ne dimentica (per fortuna, viste le recenti vicende italiane) per i restanti 12 mesi, lasciandoli in balia dell’industria del risparmio gestito. Iniziamo l’anno quindi con un po’ di segnali operativi, segnali operativi finalizzati non tanto a spingere i lettori di questo blog all’acquisto di azioni, cosa che non ci passerebbe mai per la mente, perché l’informazione di Borsa o è fresca o serve a poco, quanto a ragionare su cosa sia lo stock picking con segnali operativi.

Cosa è lo stock picking

Lo stock picking è quella tecnica di selezione di azioni in base a principi tecnici o fondamentali che fa sì che tra 375 azioni di Borsa Italiana ci sia qualcuno in grado di scegliere quelle 10 che faranno meglio di tutto il listino. Va da sé che se credete nella teoria dell’efficienza dei mercati e avete sul comodino la foto di Modigliani o di Miller tutti coloro che professano di poter fare meglio del mercato sono dei ciarlatani. Questa è la visione imperante oggi nell’industria finanziaria, con qualche crepa qui e là, ma imperante. Quindi vendere segnali operativi non è certo un buon modo per farsi rispettare nell’industria.

C’è la pistola fumante invece che lo stock picking è possibile …

Poi succede che personaggi come Giuseppe Minnicelli, un ex istituzionale che da anni fa trading in proprio (e non vende segnali operativi), vinca la TRADERS’ CUP, il campionato italiano di trading che organizzo da 19 anni ormai e che raccoglie le glorie del CAMPIONATO TOP TRADER DI BORSA CON DENARO REALE, in 30 giorni di gara davanti a tutti abbia trasformato un conto di 5000 euro in un conto di 55.000 euro con una performance del 1067% e qualche migliaia di trade. Ma tanti altri ignoti privati hanno realizzato performance simili senza offrire o offrendo al pubblico segnali operativi e qui di nuovo penso sia interessante vedere le interviste degli altri vincitori dell’ultima edizione della TRADERS’ CUP. Queste sono evidenze pratiche che da 19 anni il mondo accademico archivia come fantascienze o peggio truffe o ancora casualità e fa spallucce. Ma i casi in Italia e all’estero di persone che fanno splendidamente stock picking con migliaia di iscritti e segnali operativi pubblici sono sotto gli occhi di tutti (ad esempio DAVE LANDRY uno dei più noti trader americani).

Stock picking e segnali operativi: posso solo coabitare …

Ecco allora che sgombrato il campo se davvero esistano stock picking e i segnali operativi andiamo a distinguere tra la selezione di un titolo (cosa che abbiamo fatto nell’articolo su questo blog dedicato ai migliori titoli del 2016) alias stock picking e i segnali operativi su un titolo. Si può azzeccare lo stock picking ma sbagliare il timing (parola più shic di segnali operativi), ovvero il momento di entrata, e soprattutto la gestione della perdita. E quindi pur avendo azzeccato il titolo con lo stock picking perdere soldi con segnali operativi improvvidi. Per saperne di più sui segnali operativi CLICCA QUI.

Segnali operativi su Panaria Group

Ad esempio segnali operativi sull’azione di Panaria Group dell’articolo postato su questo blog potrebbero essere la rottura del massimo relativo precedente a 3,589 posizionando uno stop loss sotto il minimo di 3,064 e liquidando il 50% della posizione al raggiungimento di un target del +10% dal punto di entrata.

segnali operativi e stock picking

Regole auree per lo stock picking

Se lo stock picking si deve basare su azioni con fondamentali solidi (ad esempio una redditività costante con un ROE e un ROI a due cifre) e una sottoquotazione rispetto al fair value (ottenuto con i flussi di cassa disponibili futuri scontati al presente) il timing (leggi segnali operativi) deve essere di tipo tecnico e possibilmente frutto di un sistema di trading testato nel passato.

Conclusione su stock picking e segnali operativi

Conclusione: un conto è dire che Panaria è da comprare, un conto quando comprarla, quando vendere in perdita, quando vendere in profitto. Un po’ di rispetto dunque per i segnali operativi, che vengono dopo logicamente lo stock picking ma prima in ordine di importanza. Perché con i segnali operativi  il worst case scenario è lo stop loss, con solo lo stock picking senza segnali operativi il rischio è di rimanere imbrigliati in un titolo che per anni se non decenni va in orizzontale e giace dimenticato dal mercato.

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