Trading robot: la nuova frontiera della gestione del risparmio?

Goldman Sachs la scorsa settimana ha comprato una piccola società di tecnologia finanziaria in Texas chiamata Honest Dollar, che utilizza trading robot per creare piani pensionistici per piccole imprese e lavoratori autonomi. Costruttori e tassisti non sono esattamente il target usuale di clienti di Goldman, quindi questo è un segno della rivoluzione in atto nella gestione del risparmio.

Sostanzialmente i trading robot offrono una versione automatica a basso costo di qualcosa che prima richiedeva molto tempo e denaro. Oggi si può quindi sostituire con un trading robot un lavoro di stock e bond picking che prima veniva affidato a costosi consulenti.

Trading robot: come funziona?

Il primo step di qualsiasi piano di investimento di medio o lungo termine è la definizione della asset allocation: su quali settori, mercati e strumenti distribuire le proprie risorse per diversificare il rischio. Posto che pochi investitori richiedono solitamente elevati livelli di diversificazione, un trading robot può agevolmente creare un buon portafoglio con poco sforzo.

È infatti sufficiente fornire al robot un database di fondi di investimento standard ed ETF per avere in un battito di ciglia un portafoglio in grado di soddisfare le esigenze di investimento di moltissime persone.

Ecco come agisce il trading robot: per prima cosa si seleziona la propria propensione al rischio su una scala da 1 a 10, quindi si inserisce il proprio reddito e l’orizzonte temporale desiderato per l’investimento. Sulla base di questi tre soli dati il robot può suggerire un mix di mercati azionari maturi e di mercati emergenti, fondi obbligazionari corporate e governativi e una parte di liquidità. E il gioco è fatto.

In Italia Algoritmica.pro SRL è l’unica società che fornisce al pubblico retail trading robot su diversi sottostanti: “Si tratta di uno strumento fino a poco fa disponibile solo per istituzionali o trader professionisti – spiega Andrea Angiolini, amministratore unico della società – mentre ora si può applicare fino a 5000 euro gratuitamente con un conto su Banca Sella o su We Bank, la banca on line di proprietà di Banca Popolare Milano. Chiunque può aprire un conto, depositare 5000 euro, lanciare il robottino ed operare tutti i giorni automaticamente mentre magari attende altre attività. Si tratta di un prodotto free fino a 5000 euro perché vogliamo dare un contributo alla divulgazione dell’approccio quantitativo. Invece di parlare di rendimenti, che comunque sono sempre e comunque a doppia cifra dal 2013 ad oggi, è bene parlare di come si possa contenere il rischio con stop loss automatici che limitano sempre la perdita ad un qualcosa che è sopportabile ai più (per maggiori informazioni http://www.algoritmica.pro/trading-robot/ )

Vantaggi e limiti dei trading robot

I trading robot utilizzati a fini di consulenza sono in forte crescita sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. Essi offrono agli investitori semplicità, ad un prezzo molto basso, spesso un quarto della quota di un consulente per gli investimenti presso la Morgan Stanley o Bank of America Merrill Lynch. Non mancano le critiche, ovviamente. Se è vero, da un lato, che i trading robot non fanno altro che applicare le comuni regole del buonsenso in un modo facilmente accessibile per qualsiasi investitore, è anche vero, dall’altro, che un trading robot non è un consulente che si siede accanto a te e ascolta le tue preoccupazioni e i tuoi bisogni, e prende insieme a te decisioni importanti e complesse per la tua serenità finanziaria futura.

Resta il fatto, però, che la consulenza professionale tradizionale ha costi molto più elevati di quelli di un robot e non tutti possono permetterseli.

Certo, un trading robot non è in grado (forse non ancora?) di consigliarvi in merito a paradisi fiscali in cui dirottare i vostri patrimoni per sfuggire al fisco, o di assistervi nella vendita di una grande azienda di famiglia. Se avete grandi patrimoni e proprietà immobiliari in diversi continenti quasi certamente avrete bisogno di un consulente finanziario in carne e ossa. Soprattutto sarete verosimilmente in cerca di un servizio personalizzato, che un trading robot non può darvi.

Ma a proposito di servizi personalizzati, vi sono gruppi di gestione del risparmio specializzati nel tipo di fondi indicizzati che “piacciono” ai trading robot che a volte caricano sui propri clienti costi annui per attività particolari, come ad esempio insegnare loro a non rincorrere le mode del momento in tema di investimenti e a non abbandonare le posizioni quando ritracciano temporaneamente. In sostanza i clienti pagano costi per farsi insegnare ad evitare quei comportamenti errati che un trading robot eviterebbe autonomamente.

Il punto principale è che per la maggior parte degli investitori un robot effettuerà scelte di investimento del tutto simili a quelle che effettuerebbe un consulente umano. Il modello tradizionale del consulente che si occupa sia di asset allocation che di consulenza più complessa, è morto. Sulla prima attività i trading robot oggi sono molto più esperti di quanto un umano possa mai essere stato.

Conclusioni sui trading robot

Fintanto che vi saranno individui interessati ad investire denaro in modo costante e coerente nel lungo periodo – il tipo di comportamento che un buon consulente dovrebbe inculcare – il robot può indirizzare i soldi in modo intelligente. Il pericolo più grande non sta nel robot, ma nell’essere umano: comportarsi emotivamente e a casaccio.

A Goldman manca una rete di consulenti. Ma ha un bel po’ di computer e ha chiaramente individuato un’opportunità da sfruttare.

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