Venerdì sera – scrive Guido Bellosta su www.lombardreport.com – è scattato un primo importante segnale: l’oro ha superato (di un soffio) a NY quota 1250 $/oz, resistenza  significativa….proprio di un soffio, ma ce l’ha fatta. Segnale ancora debole ? Certamente perché manca il secondo segnale: l’argento sopra $ 15 al grammo, cosa che viene sistematicamente bloccata da molti mesi dai ribassisti. Inoltre un superamento di soltanto un paio di dollari non segnala un buy convinto.

Come comportarsi perciò lunedì?  Vediamo in primo luogo se l’oro tiene quota 1250 e oltre 1260/70 $ facciamo un primo assaggio per ora piccolo in quanto non c’è solo l’argento (solitamente trascina i preziosi) che delude da quasi tre anni ma anche il platino è ben sotto quota 800 $, una cosa impensabile fino a pochi anni fa con l’oro a 1250 $ !

Nel frattempo – scrive Guido Bellosta su www.lombardreport.com –  la folle speculazione sul palladio, nostro grande amore di tre/ cinque anni fa (purtroppo liquidato troppo presto), prosegue. Ormai il metallo manca fisicamente sul mercato e la consegna immediata vale più di quella differita. Segnale di una immensa speculazione che potrebbe portare le quotazioni a livelli spaziali o a farle crollare in poche battute. Sul palladio bisognerebbe operare con i mitici “stellage”, ma credo che il costo sarebbe esorbitante. Nel dubbio purtroppo dobbiamo astenerci dall’operare per poter dormire tranquillamente.

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Molte troppe incertezze aleggiano perciò  sull’oro- scrive Guido Bellosta su www.lombardreport.com –  per entrare subito fin da lunedi mattina. Aspettiamo il pomeriggio per decidere se mettere una prima piccola “fiche” sul metallo. Nel pomeriggio vedremo come apre WS…… Occhio e ne riparliamo  perciò all’inizio di settimana sperando che l’argento prenda il comando e superi 15 $/oz.. Come avrete capito gli occhi del Lombardreport.com sono fissati sull’argento che SEMPRE mostra la direzione dell’oro esacerbando le oscillazioni e che finora non ci ha dato il segnale forte rialzista, anche perché JPMorgan, nota settennale ribassista, è riuscita a frenare da moltissimi mesi le velleità di ascesa dell’argento per potere proseguire nella sua tecnica spiegata con tutti i dettagli da Ted Butler e più volte riportata su queste colonne, di vendere massicciamente i futures dell’argento sui rialzi e ricomperare il relativo metallo fisico quando il prezzo scende. Ed ora dopo 7 anni ha la PIU’ GRANDE POSIZIONE mai posseduta da una istituzione o da un privato (cfr. fratelli Hunt o Warren Buffett) di argento fisico posseduto. E se chiedesse il rientro dello scoperto, su cui ha “lavorato” da sette anni e che domina il mercato farebbe innalzare i prezzi parabolicamente.

Buona però la risposta – conclude Guido Bellosta su www.lombardreport.com –  del mercato statunitense di venerdì sera: i titoli auriferi ed argentiferi sono saliti del 3%-4% contro una salita del metallo dell’1%. Torna l’effetto-leva storico del 3% che purtroppo da due anni e mezzo ha funzionato puntualmente (ma al ribasso!), se fosse vero potremmo finalmente rifarci dopo una lunga inattività. Gli esiti positivi del primo trimestre del 2016 e del biennio 2010/2011……ci fanno sperare !

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