Occhi puntati  delle  molte centinaia di soci di risparmio  Banco Sardegna  – scrive Guido Bellosta editorialista di LombardReport.com – sul comunicato  che illustra le modalità di  vendita del 49% delle azioni ordinarie del Banco- e delle  poche azioni privilegiate- alla BPER.

Le cifre  spuntate sembrano  allettanti e la borsa reagisce,nonostante  l’atmosfera italiana ed internazionale decisamente pessimistica, in modo molto positivo.

Il 100% del Banco Sardegna è perciò  passato  di mano. Dai primissimi calcoli  della complessa operazione sembra che le azioni ordinarie siano state valutate  su livelli elevati,probabilmente  oltre 10/ 12 euro.

Ma le ordinarie concernono un solo azionista (la Fondazione ). Cosa succede alla folta pattuglia dei  molte centinaia di soci  di risparmio  delle uniche  azioni quotate da venti anni in borsa, azioni che  rappresentano una percentuale omeopatica rispetto alle ordinarie ?

Nessuna menzione – scrive Guido Bellosta editorialista di LombardReport.com –  è fatta nel comunicato.  Era l’occasione perfetta per lanciare il delisting visto che circa la meta’ delle già poche risparmio in circolazione sono nella cassaforte della BPER che le ha rastrellate piano piano da moltissimi anni. Le cifre relative alle risparmio sono infatti  minime. Le azioni emesse sono  6.600.000 e solo la meta’ dovrebbe essere in mano a terzi. Quindi il controvalore relativo al delisting, su questa quota in mano ai piccoli, concerne un controvalore  25 milioni circa. Una  briciola  se la si paragona  alle cifre colossali dell’operazione di vendita di Unipol Banca e del 49% dell Banco di Sardegna ord a BPER.

Banco Sardegna era una società  sulla cresta dell’onda  alla fine  dello scorso secolo. In euro aveva segnato un massimo di 21,38 euro nel 1998 e di 20,37 euro nel 1999 toccando allora il valore patrimoniale. Ora quota attorno a 7/8 euro nonostante che il valore patrimoniale teorico  sia sempre  triplo. Nella tabella del Sole 24 Ore il rapporto capitalizzazione/mezzi propri è infatti indicato in 0,34.

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Cosa  deciderà di fare BPER  sulle dimenticate azioni risparmio Banco Sardegna nonostante che questa dimenticanza  comporti spese per assemblea delle risparmio, carica di rappresentante delle azioni etc ? Le manterrà quotate nonostante sia nota la ritrosia di Borsa Italiana nel mantenere quotate le sole risparmio ? La  Consob  effettuerà una opera di moral suasion ?

La beffa  – scrive Guido Bellosta editorialista di LombardReport.com –  è il silenzio imbarazzante  che ha comportato questa operazione per i soci di risparmio. Nessun piccolo socio  possedeva infatti azioni ordinarie Banco di Sardegna o di Unipol Banca. Ma su queste due società si sono scritti  molti articoli.  I giornalisti “economici” si sono pero’  dimenticati di puntualizzare l’assurda situazione  delle centinaia di soci di risparmio.  con una mini quota di azioni Sardegna  rimaste quotate in borsa alla faccia della “semplificazione ” della proprietà della banca.

Non è ovviamente un dramma perché incassano il loro dividendo,cumulabile nei due anni successivi se non fosse distribuito, ed inoltre sanno che teoricamente il valore patrimoniale e’ triplo di quello indicato dalle quotazioni. Inoltre le ordinarie sono passate di mano a livelli ben superiori a quelli che oggi quotano le risparmio.

Ma l’opera di “semplificazione ” non è terminata.. La  moral suasion – conclude Guido Bellosta editorialista di LombardReport.com –  di Borsa Italiana, e della Consob sara’ necessaria …

 

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