Occhi puntati il 18 dicembre in borsa per la quotazione di una prestigiosa firma della gioielleria italiana: Gismondi 1754.

Una fabbrica di altissima gioielleria che da sette generazioni presenta i suoi prodotti a sofisticati amanti dell’oreficeria e delle pietre preziose. Distribuisce i suoi raffinati prodotti tramite quattro boutiques di proprietà ( a Genova nella storica sede di via Galata posseduta dal 1880, a Milano in via della Spiga , a Portofino ed a Saint Moritz.) un franchising shop a Praga e 12 wholesalers. Molto importante l’accordo stretto con la famosa catena americana Neiman Marcus che ha portato nel 2017 la gioielleria di Gismondi in 5 “corner” della catena statunitense.

Gismondi ha ottenuto l’ammissione in borsa per il 16 dicembre e la quotazione dal 18 dicembre sull’AIM.

A questo traguardo è giunta emettendo azioni per circa 5 milioni di euro al prezzo di 3,2 euro. Un prezzo considerato decisamente allettante dal mondo finanziario. Infatti i sottoscrittori hanno mediamente ricevuto meno della meta’ di quanto richiesto.

Ha inoltre offerto gratuitamente un warrant triennale ogni quattro azioni possedute. Warrant che sara’ esercitabile con strike price di 3,20 euro aumentato ogni anno del 10%. Nessun azionista ha venduto le sue azioni, Tutto l’incasso servirà per lo sviluppo futuro della compagnia. Una situazione apprezzata dal mercato quando avvengono le IPO.

Sulla matricola circolano già due importanti analisi di banche d’affari: EnVent Capital Markets e K&T Partners.

K&T Partners ha utilizzato tre metodi per valutarla prima dell’incasso dei circa 5 milioni ottenuti con la sottoscrizione.

Ha utilizzato il metodo DCF che ha portato ad una valutazione di 12,1 milioni, il metodo EV/Ebitda con valutazione a 14,2 milioni e la valutazione del P/E : 17,9 milioni

Non molto difformi,ed altrettanto positive. le valutazioni di EnVent con P/E 17,4 e EV/Ebitda a 12,4.

La sottoscrizione delle azioni è stata effettuata percio’ a prezzi decisamente inferiori ai risultati di queste analisi. Il titolo del ponderoso studio di EnVent è estremamente significativo” A hidden diamond with a bright future”

I rapporti di Gismondi sembrano decisamente allettanti considerando quanto vengano valutate le societa’ del settore del lusso.

Quanto sopra giustifica l’interesse degli investitori per la quotazione che partira’ mercoledì 18 dicembre.

Si riportava prima la frase “altissima gioielleria” in quanto un terzo della produzione di Gismondi viene venduta ad oltre 100.000 euro per gioiello a conferma della disponibilita’ dei clienti di acquistare oggetti superluxory di elevata qualità…

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I super-ricchi internazionali riescono a dribblare anche eventuali crisi economiche,come segnalato da EnVent al momento della valutazione di Gismondi.

Il nostro listino vedeva quotate due importanti imprese operanti nel settore dei gioielli fino a poco tempo fa: Bulgari e Damiani.

La prima è stata acquistata dai francesi,la seconda ha optato per un delisting. Rimane percio’ sul listino AIM,lo stesso dove si presenta Gismondi 1754, la veneta Fope, presentatasi sul mercato nel novembre 2016 che ha già dato soddisfazioni ai soci.

Due piccole ma promettenti società desiderose di crescere grazie al mercato azionario che ne ha sottoscritto le azioni.

Ci auguriamo che rimangano in mani italiane a lungo.

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