Attualmente si confrontano sui mercati due partiti:

  1. Partito dei rialzisti, che si allarga di giorno in giorno e oggi con i dati della disoccupazione USA sembra essere diventato prevalente. Se 6.6 milioni di disoccupati USA che sommati a 3.2 milioni di disoccupati che fanno già 10 milioni di disoccupati USA non fanno crollare Wall Street significa forse che il mercato ha già scontato la fine del mondo ? Poi magari l’indice può segnare un doppio minimo o scendere in una classica trappola per Orsi di un 10 – 20% sotto il minimo precedente ma diciamo che suppergiù siamo arrivati. Oggi ovviamente sono galvanizzati dalla dichiarazione di Trump e dai 2700 miliardi finalmente in arrivo dall’Unione Europea (non ho mai capito come li contano, non vorrei fossero come i cannoni di Mussolini), BCE e Bei e tutte le istituzioni europee. La lettera di scuse pubblicata oggi dalla presidente della Commissione UE la temibile Ursula su Repubblica in cui chiede scusa agli italiani non è un evento usuale ed è un segnale di un profondo cambiamento. Si aggiunga anche che ora circola sempre più con insistenza la (fake ?) notizia della possibilità di curare miracolosamente con un medicinale antimalarico.
  2. Partito della seconda gamba: questo partito è fermamente convinto che si debba shortare e che ci debba essere una discesa di almeno un altro 30%. E questo per la cabala statistica per cui le recessioni durano in media 10-11 mesi e la Borsa anticipa di 3 mesi il bottom. La storia non necessariamente deve essere uguale al passato dicono i rialzisti.

Noi francamente non apparteniamo né all’uno né all’altro partito, ma saremo pronti a prendere velocemente la tessera quando cambierà il vento.

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