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Tre idee originali per il Ponte dell’Immacolata. Perchè chi l’ha detto che non si possa godere del Mediterraneo anche a dicembre? Se è vero che non si va in spiaggia, le temperature sono miti e l’atmosfera è perfetta per un giro d’arte e buona cucina. Ecco i miei suggerimenti

A Siviglia, tra tapas e flamenco

E’ a Triana che trovi il vero spirito sivigliano, qui devi venire per capire il flamenco e la nostra passione per la vita, la musica e il buon cibo”. E chi meglio di lei può raccontarmi così Siviglia, la capitale dell’Andalusia. Lola De Los Reyes nel suo tablao non fa spettacoli per turisti, fa arte, la vera arte del flamenco. Nata a Triana, il quartiere più tradizionale della città, questa signora bionda e affascinante di una sessantina d’anni, ti accoglie con garbo e ti fa accomodare poco prima di mezzanotte in uno dei bassi tavoli del suo locale. Un posto leggendario su Avenida de Blas Infante che attira ogni sera una piccola folla di appassionati. E’ l’introduzione migliore alla capitale dell’Andalusia, cuore pulsante di tante tradizioni spagnole e meta perfetta per questo periodo dell’anno. Non è sul mare ma ha il mare dentro. O meglio il Mediterraneo, nell’accoglienza e nel calore. E poi le spiagge, di Malaga e Marbella, sono a un paio di ore di macchina. Il suo centro, colorato e barocco, accoglie alcuni degli edifici più famosi del paese, come la Cattedrale, vero centro spirituale di tutta l’Andalusia, attorno al quale, in stagione, c’è un bel mercatino natalizio per acquisti e idee regalo. Tutto è a breve distanza, nel centro storico. Appena a due passi c’è l’Alcazar, il palazzo-fortezza capolavoro di arte mudejar. A 15 minuti di piacevole passeggiata a piedi si trova invece Plaza de España, che è quanto resta dell’Esposizione Iberoamericana del 1929. Ora quasi del tutto recuperata al degrado, ha una bella architettura neo-moresca di mattoncini rossi e azulejos con le immagini delle diverse regioni della Spagna ed è una tappa immancabile di un giro di Siviglia. Per raggiungere il quartiere tradizionale di Triana bisogna invece attraversare il fiume e lasciarsi alle spalle la Torre dell’Oro, citata in tante canzoni flamenche. Se avete già fatto l’esperienza delle tapas in altri luoghi della Spagna, riprovate qui, perché tapear a Siviglia è tutta un’altra cosa. Con 20 gradi anche a dicembre qui si vive ad ogni ora del giorno e della notte e tapear è un vero e proprio stile di vita che non conosce limiti d’età. Troverete intere famiglie, nonni compresi, uscire di casa alle 22 per iniziare il giro di locali. Una tipica serata a Siviglia può iniziare con una tapa di pesce da La Moneda, vicino alla Cattedrale. A una strada di distanza si assaggiano i calamari fritti da Casablanca. Poi ci si può spostare fino al quartiere di Triana, dove le tapas a 5-6 euro del centro di Siviglia scendono a 3,50 euro inclusa una copa de vino o una birra. Tra gli indirizzi, l’affollatissimo Las Golondrinas propone da 50 anni tra le migliori tapas del quartiere. Altro amato quartiere per tapear è La Macarena. Alla domenica a pranzo, andate al mercato Lonja de Feria, per un piatto di gustosa paella, un assaggio di ostriche e le migliori specialità andaluse di carne.

Info: www.spain.info. Per volare a Siviglia: www.ryanair.com

SALONICCO

La Torre Bianca/Credits Visitgreece.gr

 

A Salonicco, per un buon caffè greco

Siamo la seconda città del paese, locali, movida e mare attirano non solo gli studenti ma anche tanti visitatori che scoprono da qui la Penisola Calcidica ”.  A parlare è Dimitri, uno dei tanti studenti che popolano il lungomare di Salonicco. Lui e i suoi amici vengono qui ogni giorno a sedersi al sole tra i tavoli dei numerosi bar, dove mi sono fermata anche io. Si sposta con la bici, perché la città, dice, “è a misura d’uomo” e in effetti così appare, questa nuova Salonicco, che ha saputo rinnovarsi negli ultimi anni e, nonostante la crisi economica, ha reagito, dando del paese una immagine dinamica, fuori dagli stereotipi. Centro universitario molto importante, Salonicco ha visto un vero e proprio boom di nuovi ristoranti e locali che rendono le sue notti davvero divertenti, soprattutto nel quartiere di Ladhadhika. Monumentali murales di street art sui palazzi più moderni, fanno capolino tra le rovine romane, bizantine e ottomane che ne ricordano il passato (poco invece è rimasto del periodo dell’antica Grecia). Ci sono poi le belle chiese ortodosse che si ricavano spazio tra i palazzi, le case con giardino e i cortili. Cuore del rinnovamento, il bel lungomare dominato dalla Torre Bianca, simbolo della città. Il quartiere più sorprendente è Ano Poli, di origine ottomana: un dedalo di vicoli e basse case colorate, che si arrampica sulla montagna verso il panoramico Castello Bizantino. A poco più di un’ora di auto da Salonicco si visita Vergina, dove si trova la tomba del re Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno, con il suo prezioso tesoro. Non è l’unico personaggio legato alla città: proprio quest’anno si festeggiano i 2400 anni dalla nascita di Aristotele, a cui è dedicata la locale Università e che è nato nella vicina Stagira. Ma Salonicco è anche la base ideale per un giro della Penisola Calcidica, bellissima anche d’inverno. Le sue tre “dita”, Kassandra, Sithonia e il sacro Monte Athos, da sempre affascinano i visitatori. La mia preferita in ogni stagione è Sithonia, più selvaggia e naturale. Qui si va con la macchina alla scoperta delle più belle insenature, fatte di sabbia chiara e acqua cristallina, soprattutto nella costa a nord di Toroni e intorno al piccolo centro di Sarti. Nel paesino di Sarti si cena tutto l’anno vista mare e a lume di candela, nel piatto deliziosi souvlaki di carne, e pesce cotto al momento sulla griglia.

Info: thessaloniki.travelwww.visit-halkidiki.gr; visitgreece.gr. Per volare a Salonicco: www.ryanair.com

GOZO 2

Nella baia di Xwejni/Credits visitgozo.com

 

A Gozo, un mondo a parte

Gozo è un piccolo tesoro di storia e agricoltura, tutto da scoprire, in particolare fuori stagione, qui puoi vivere ancora il Mediterraneo più autentico e scoprire prodotti freschi e gustosi. La nostra è una cucina semplice che si ispira agli ingredienti della campagna, va conservata e preservata”. Bastano 20 minuti di traghetto per raggiungere la piccola Gozo, isola nello stato isola di Malta. Ma sono sufficienti a farne un mondo a sé rispetto alla capitale, come mi spiega Georg Borg. A capo di una società di catering e noto chef televisivo, è diventato ambassador della cucina di Malta e in particolare della sua piccola isola, di cui ha scritto il ricettario in due volumi Gozo Table. A Gozo non ci sono grandi strade né un aeroporto, ed è per questo ancora di più una terra di tradizioni, natura e con un ritmo lento da vivere al massimo fuori stagione. L’acqua cristallina delle sue baie è calda anche a dicembre e le spiagge sono più tranquille e animate soprattutto dai locali. Relegata spesso a gite giornaliere, Gozo vale da sola il viaggio, grazie alla ricchezza dei suoi borghi, alle baie e ai siti archeologici Patrimonio Unesco di oltre 5000 anni fa. Come i bellissimi templi di Ġgantija, con un nuovo centro visitatori che ti fa scoprire le origini e le tecniche di costruzione di queste strutture. Chi viene a Gozo, non resiste alla Finestra Azzurra, a Dwejra, splendida formazione rocciosa sul mare, foto da cartolina da riportare a casa. I più attivi possono arrivarci a piedi, grazie ai percorsi della Gozo Walk: un itinerario di 50 km super panoramico lungo la costa frastagliata dell’isola. Prevede 4 diverse tratte. Quella da Xlendi al delizioso paesino di San Lawrenz è una delle preferite dello chef Georg perchè passa dalla Finestra Azzurra e dalla formazione naturale, Fungus Rock. Per me invece una delle più spettacolari è la camminata tra le saline di Xwejni, a nord di Gozo, vicino al paesino di Marsalforn. Le vasche sono a picco sul mare e alcune sono state realizzate ai tempi dei Romani. Tra i diversi paesini da visitare, la città principale Rabat o Victoria offre un centro storico interessante e vivace, intorno all’ It-Tokk o Piazza Indipendenza, e una cittadella tra le più belle del Mediterraneo. Godetevi il tramonto anche a dicembre dalla Holy Hill, la collina della chiesa di Ta’ Pinu. Se il tempo lo permette, a qualche minuto di motoscafo è raggiungibile la (quasi) disabitata isola di Comino dove è d’obbligo un tuffo nella splendida Blue Lagoon.

Info: visitgozo.com. Per volare a Malta: www.airmalta.com

 

Alessandra Gesuelli  @alegesuelli

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