courmayeur

“Una natura dolce, espressiva, maestosa, capricciosa, selvaggia, affascinante che sembra dire: restate!”. Così descriveva Courmayeur, nel 1864, il medico e grande alpinista Auguste Argentier, utilizzando parole che rendono pienamente il fascino di questo vero e proprio gioiello delle Alpi. Che è insieme vita di cordata e bella vita. Scarponi da arrampicata e decolleté tacco dodici. Roccia, ghiaccio e tiepida acqua termale. Pasti frugali da esploratori e raffinatezze da gourmet.

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A tutto sci

E dà il  meglio di sè nella stagione invernale quando una coltre di neve imbianca guglie, creste e valloni del Grande Monte, che si staglia sull’intero arco alpino con i suoi 4810 m. Una grande novità la SkyWay Monte Bianco, le funivie che sono tra le opere più avveniristiche dell’ingegneria, soprattutto se si considera l’alta quota. Un mix di vetro e acciaio che ruota su se stesso per una visione mozzafiato sul Gigante d’Europa e sulle vette circostanti come il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso, passando in pochi minuti dai 1370 m della stazione di partenza in paese ai 3462 m della terrazza panoramica di Punta Helbronner. Si scivola dall’alba sulle candide piste al cospetto  del gigante bianco scegliendo il versante Chècrouit, che, essendo esposto a Nord-Est, gode del sole prevalentemente al mattino e privilegiando nel pomeriggio la Val Veny, volta a Nord Ovest. I più esperti aspettano febbraio per cimentarsi sulla  neve fresca della Vallée Blanche Mer de Glace che arriva fino a Chamonix. 22 km di fuoripista di pura adrenalina  da godere esclusivamente in compagnia delle

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guide che fanno parte dell’istituzione più antica d’Italia. Per capire fino in fondo la tradizione che rappresenta la Società delle Guide Alpine basta fare un piccolo tour nel Museo Duca degli Abruzzi dove lo sguardo si sofferma sulla slitta con cui il Duca degli Abruzzi raggiunse la massima latitudine artica mai toccata prima, nel 1900, durante la sua spedizione al Polo Nord e l’autentico bivacco del Fréboudze. Sempre con una guida si vola in alto fino a raggiungere pendii immacolati dove è possibile arrivare solo dal cielo. Una delle meraviglie del comprensorio è infatti l’heliski che permette di raggiungere Mont Fortin e Pyramides Calcaires. Da qui non resta che lanciarsi lungo percorsi incredibili per vivere emozioni assolute. Un posto d’onore nel cuore dei tanti amanti dello sci di fondo è la Val Ferret  a nord del paese. Baite, rifugi, bellezze naturalistiche imponenti e paesaggi mozzafiato sono il contorno naturale delle lunghe distese di neve del paradiso dei fondisti che parte dal villaggio di Planpincieux in località di Lavachey e si snoda per 20 km di piste.

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Courma, la mondana

Ma Courmayeur regala un coté mondano altrettanto intrigante, soprattutto sulla via Roma su cui si affacciano stilosi negozi di brand internazionali e botteghe gourmet. Durante lo shopping si fa tappa nello storico Caffè della Posta, 100 anni di storia, per sorseggiare una cioccolata calda ammirando i caldi arredi su cui trionfano il camino del ‘400 e il soffitto a cassettoni del ‘600. La sera i più intrepidi scelgono il Rifugio Christiania o la Maison Vieille a Plan Checrouit per un robusto menù valdostano seguito da una discesa notturna sugli sci. Per i più pigri comunque nessun problema, visto che le funivie non chiudono prima delle 24. Info: www.courmayeurmontblanc.it/it La mia dritta? Il Grand Hotel Courmayeur (www.grandhotelcourmayeurmontblanc.it/), progettato dallo studio Citterio di Milano. Design contemporaneo e ampie vetrate sul panorama per un resort alpino che ha pure un noleggio sci interno, una pista baby privata di fianco all’hotel e , per la gioia dei fumatori, una Cigar Lounge. Prezzi a partire da 250 euro a camera. Crediti: Courmayeur Mont Blanc

di Elena Barassi @elena_barassi 

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