Langhe e Roero. Due splendidi territori del Piemonte, nella lista del Patrimonio Unesco, accomunati da tante caratteristiche che in autunno si trasformano in altrettante motivazioni di viaggio: grandi vini, tartufi (quello bianco d’Alba in primis, protagonista fino al 26 novembre della Fiera Internazionale ), cucina di alto livello, un territorio ricco di storia e borghi gioiello. Ma proviamo per una volta a dire solo Roero, a raccontare cioè solo questa parte della regione, quella (forse) meno conosciuta tra le due. Ed ecco un itinerario weekend dal venerdì alla domenica firmato Viaggio per Voi.

Arrivo- Venerdì pomeriggio

Una notte al Castello 

E’ stato il sogno del Conte ( e architetto per passione) Carlo Giacinto Roero, signore di Guarene, a volere nel Settecento questo elegante castello nel cuore del Roero, a Guarene, appunto. Oggi nelle sue sontuose stanze, ospita 6 camere e suite (è parte di Relais & Chateux). La sua balconata domina oltre 60 chilometri di territorio. Nelle terse giornate invernali si vedono le Langhe da Asti fin quasi a Barolo passando per Barbaresco; si può scorgere il Monferrato e in fondo le Alpi innevate. Nel ristorante del castello provate la cucina dello chef Gabriele Boffa, classe 1987, una brigata giovane come lui e una bella esperienza tutta in Piemonte dai nomi che contano nei dintorni. Prima al  Ristorante Guido degli Alciati e poi da Andrea Ribaldone, Enrico Crippa e Davide Palluda, con qualche puntata anche all’estero, Francia, Spagna, Messico e in Brasile. Lasciatevi guidare dal suo menù a sorpresa e riscoprirete i grandi piatti della tradizione in una chiave rinnovata.

Sabato mattina

Vista sul Tanaro da Magliano Alfieri

Sarà la posizione, in alto, saranno le sale luminose oggi diventate museo, ma la vista sul Tanaro da Magliano Alfieri e il suo castello seicentesco è un piccolo segreto che vi svela chi davvero il Roero lo ama. Tra le sale del castello visse brevemente anche il drammaturgo e scrittore Vittorio Alfieri. Ora l’edificio è la casa di ben 3 musei Arti e Tradizioni Popolari,Cultura del Gesso, dedicata ai soffitti in gesso delle abitazioni contadine tipiche di questa zona, e infine il Museo del Paesaggio. Ma soprattutto tra le sue stanze ci sono i tavoli di Alla Corte degli Alfieri, il ristorante guidato da un altro giovane chef Stefano Paganini, una formazione di ferro accanto (per 14 anni) a Davide Palluda, del ristorante All’Enoteca di Canale. Provate il suo menù Oltre la Collina per una esperienza inusuale (per la zona) a base di pesce, ma che affonda le radici nella tradizione piemontese.

Sabato pomeriggio

I magici paesi del Natale

E’ un po’ presto per parlarne ma se siete a Govone il 18 novembre ve ne accorgerete. Il Magico Paese del Natale ha trasformato da qualche anno (resta fino al 26 dicembre), questo borgo del Roero, insieme a Canale e Monticello d’Alba, in un luogo davvero unico. Un mercatino davvero inusuale nato da un sogno fatto ( e realizzato) da chi lo spirito del Natale lo ha davvero nel cuore. Ricco di atmosfera, anche se non è in un villaggio alpino innevato, offre tante specialità golose e idee regalo. Dategli una chance e non ve ne pentirete

Sabato Sera

Guardare lo chef dall’oblò

C’è un grande oblò a dividere in due parti la cucina di Davide Palluda nel suo ristorante All’Enoteca di Canale. Se avete la possibilità di fare capolino, lo vedrete da lì muoversi nel suo regno, a capo di una brigata di giovani italiani e stranieri. Al piano terra si trova l’Osteria dell’Enoteca regionale con alcune delle etichette più rappresentative del territorio del Roero. Siamo ai piedi della torre dell’orologio del caratteristico borgo. Al secondo piano dell’edificio, con un bel dehor e due grandi sale, lo chef stellato propone la sua cucina “decisa e di elegante carattere” per parafrasare il titolo di una sezione del suo menù. Come nell’insalata di lumache al burro chiarificato e succo di prezzemolo. Le lumache sono una vera specialità da queste parti e la capitale delle chiocciole è a pochi chilometri, a Cherasco, nelle Langhe, dove esiste anche una Accademia e si fanno lezioni di cucina dedicate. Dopo le lumache, provate il  foie gras di Palluda con uva fragola e pop corn. Qui lo chef si diverte con gli abbinamenti, senza far perdere ai singoli ingredienti la propria personalità. Tra i piatti di carne, il capriolo con uva nebbiolo, cacao e pera madernassa è la quintessenza di una cena d’autunno: calda e avvolgente come i colori delle foglie sugli alberi. Sui dolci non c’è dubbio: vincono i ravioli croccanti di cioccolato con nocciola, frutto della passione e genziana. Serviti su un candido tovagliolo invitano subito al primo morso.

Domenica mattina

Shopping a Bra

Andate nel centro di Bra. Tra Corso Garibaldi e via Vittorio Emanuele, troverete alcune macellerie aperte la domenica mattina per riportare a casa la gustosa salsiccia che prende il nome dalla piccola capitale ideale del Roero, dove è nato il movimento Slow Food. Magari potrete abbinare questo salume con il pane di Bra, famoso per la sua lievitazione naturale, da acquistare in uno dei forni del centro (verificate gli orari d’apertura). Ma non finisce qui. Perché uno dei prodotti per cui Bra è nota, è indubbiamente il formaggio Dop, a cui viene dedicato uno dei più importanti eventi sul formaggio in Italia, Cheese, di solito a settembre. Potrete farne scorta prima di ripartire ( e così il Roero vi mancherà ancora di più).

Domenica pomeriggio

In volo sui vigneti

Se per dormire nel Roero, avete scelto il Castello Santa Vittoria, a Santa Vittoria d’Alba, farete nel corso del weekend (soggiorno minimo due notti) uno splendido volo in mongolfiera sui vigneti del Roero e delle Langhe. Complice l’atmosfera di silenzio ovattato del grande pallone, unico rumore la fiamma che alimenta il calore, vi sentirete davvero sospesi sulle colline, sulla terra e le case, da dove salgono i profumi dei camini accesi. Imperdibile.

di Alessandra Gesuelli @alegesuelli

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