La Porta dell’India, brulicante di turisti e venditori, e il Taj Mahal Intercontinental, con la sua svettante cupola rossa, scompaiono velocemente mentre il battello, con a bordo anche un piccolo coniglio domestico, forse una mascotte portafortuna, si allontana dalla banchina. Lasciamo Mumbay alle spalle, mentre davanti a noi decine e decine di porta cargo emergono, come vascelli fantasma in un silenzio irreale, dalla bruma grigia del mattino adagiata sul Mar Arabico. Sagome immobili in un’atmosfera sospesa che induce il silenzio anche a bordo.   Siamo diretti all’Isola di Elephanta (a circa 30 km da Mumbay): una volta approdati, un […]