I media nazionali e internazionali hanno propagandato come una grande conquista l’accordo dell’ultimo Consiglio Ue relativo a un’unione della vigilanza bancaria da attuarsi sotto l’egida della Bce a partire dall’anno prossimo o, al più tardi, dal 2014. Legittimo l’entusiasmo derivante dal sapere che il presidente italiano della Bce, Mario Draghi, potrebbe comunque non essere insensibile alle necessità di un settore fino a un anno fa da lui monitorato dalle finestre di Bankitalia.

Ma, come ci spiegano gli analisti di Mediobanca, i problemi della finanza europea e, soprattutto, degli istituti di credito spagnoli sono ben lungi dall’essere risolti. Ci sono infatti cinque fattori tecnici da analizzare. E uno politico. Cominciamo da quest’ultimo: la sensazione prevalente è che la Germania abbia detto sì alla proposta in modo da non apparire come il «poliziotto cattivo di Eurolandia». Per mettere in moto la complessa macchina burocratica ci vorrà qualche mese e Angela Merkel potrà gestirsi la campagna elettorale senza troppe pressioni esterne in ambito comunitario. «Abbiamo detto sì alla vigilanza bancaria, cosa volete di più?», è il senso del messaggio inviato da Berlino.

Veniamo invece ai 5 punti tecnici:

  1. Valutazione dei rischi: in Europa gli attivi delle banche sono valutati in modo diverso Paese per Paese. Quanto ci vorrà per raggiungere una visione omogenea che vada bene a tutti?
  2. Costo della provvista: le banche tedesche e francesi beneficiano del basso livello dei tassi nei loro Paesi, ma se si giunge a un sistema unico accetteranno di perdere un vantaggio competitivo notevole?
  3. Fondo di salvataggio: è chiaro che la vigilanza unica è vista da molti come uno strumento per giugnere a un sistema di salvataggio comunitario che superi le attuali macchinosità del Fondo Salva Stati (Esm). Chi paga?
  4. Qualità degli asset: vedi il punto 1
  5. Governance: che ne sarà delle Popolari italiane quotate o delle Casse francesi (Natixis, Agricole) che adottano ancora il sistema di voto capitario in assemblea (una testa un voto indipendentemente dal numero di azioni detenute)?

È chiaro che ci vorrà molto, molto tempo e l’euforia iniziale è destinata a scemare. Un super-poliziotto deve avere armi a disposizione, ma la Germania la vuole mandare per strada disarmata. Ecco perché Mediobanca suggerisce di puntare nel frattempo su titoli bancari un po’ più «difensivi» come UniCredit, Hsbc e Ing.

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