«La rielezione di Barack Obama rappresenta un sostegno implicito alla politica attuale e rafforzerà sicuramente la Fed a mantenere tassi bassi per tutto il tempo necessario. Inoltre, il risultato delle elezioni rende più probabile una continuità dell’attuale politica, sia con la riconferma di Ben Bernanke nel 2014 che con la nomina di Janet Yellen». Secondo Nicolas Forest, responsabile Rates & Forex Strategy di Dexia Asset Management, «questo status quo monetario costituirà un ulteriore elemento di sostegno per il mercato delle obbligazioni governative statunitensi».

Si apre ora una nuova tappa: quella della negoziazione in merito al fiscal cliff con un congresso diviso . Un compromesso rapido sarebbe il più auspicabile, tanto per il livello dei tassi quanto per la fiducia dei mercati. L’impasse sarebbe un evento negativo.

Rimane un’ultima carta nelle mani di Obama, quella della politica sul settore immobiliare. Il cambiamento ai vertici della FHFA (la Federal Housing Finance Agency ossia l’ente governativo del settore immobiliare statunitense) potrebbe coïncidere con un piano massiccio di rifinanziamento dei mutui, al fine di incentivare una crescita ancora molto fragile. Questo jolly, conclude Forest, potrebbe essere giocato nel 2013.

Wall & Street

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