Secondo Dws, divisione di risparmio gestito del gruppo Deutsche Bank, quest’anno l’Europa ha fatto progressi nel governare la crisi del debito e i rischi sistemici continueranno a diminuire nel corso del 2013. I primi risultati positivi dei processi di riforma dei Paesi in crisi, supportati dalla decisa politica monetaria perseguita dalla Bce, hanno contribuito a superare «il punto più basso». Quest’anno l’Irlanda ha generato un surplus di bilancio e, nel 2013, lo stesso potrebbe valere per l’Italia e il Portogallo.

«Tuttavia, anche se i miglioramenti sono palesi, la crisi del debito nazionale è tutt’altro che finita», dice Asoka Woehrmann, direttore investimenti di Dws. Tuttavia, i titoli di Stato tedeschi, percepiti come un «porto sicuro» da molti investitori, sono in realtà costosi se si prende in considerazione il tasso di inflazione perché, in termini reali, i loro rendimenti sono negativi. Ecco perché i titoli governativi  di Italia, Portogallo, Irlanda e Spagna sembrano particolarmente interessanti per due motivazioni. «In primo luogo, il piano di riacquisto dei titoli da parte della Bce protegge dai rischi, e in secondo luogo la maggior parte della misure di austerità che inibiscono la crescita in questi Paesi sono stati completati nel corso del 2012».

Insomma, Deutsche Bank – che gode sempre di altissima considerazione presso il Cancellierato – vede rosa per i nostri Btp. E di questi tempi se lo dicono in Germania…

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