«I read the news today oh boy
About a lucky man who made the grade
And though the news was rather sad
Well I just had to laugh».

Questa è la prima strofa di A day in the life dei Beatles che utilizzeremo per parlarvi di come alcuni operatori di mercato vedano il 2013. E nulla è meglio del periodo «psichedelico» dei Fab Four per descrivere un anno che, come quello passato, si presenta con molte incognite e soprattutto con molti saliscendi.

Che cosa ci dicono dunque John, Paul, George e Ringo?

«Ho letto la notizia oggi, oh ragazzi
di un uomo fortunato che c’è l’ha fatta
e sebbene la notizia fosse abbastanza triste,
bene, dovevo proprio ridere».

La notizia ce la dà l’olandese Ing  (noto in Italia per aver intentato il Conto Arancio): il 2013 sarà in ripresa ma c’è l’elevato rischio di  nuovi choc in Borsa. Il prossimo anno il Pil mondiale crescerà in termini reali del 3,3%. Nel dettaglio, per gli Stati Uniti si prevede una lieve riduzione, dal 2,2% di fine 2012 al 2% del 2013 mentre l’Eurozona passerà dal -0,5% di quest’anno al +0,3%.  Guardando ai mercati emergenti, la crescita complessiva del Pil stimata è pari al 6%.

Fortunato chi ce la farà, perché chi vive come noi nella parte di mondo che cresce di meno non può non rattristarsi nel sapere che il pil di Eurolandia mostrerà cifre da prefisso telefonico. Per il 2013 è probabile  un rallentamento degli utili, ma i bilanci delle società sono in buona salute. I  bassi tassi di interesse potrebbero portare a un aumento negli investimenti, specie sull’attività di M&A e nelle spese per beni durevoli. Probabile anche un aumento nei buy-back e dividendi più elevati. Ing stima una crescita delle cedole intorno al 3,5% in Europa e al 6% negli Usa. La preferenza della banca olandese non va comunque alle società quotate a Wall Street ma alle azioni delle Borse europee. Attenzione puntata anche su Brasile, Russia e Turchia.

Ecco, ora anche noi europei possiamo ridere un po’…

Wall & Street

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