La cura del governo Monti oltre deprimere ulteriormente l’economia del nostro Paese, ha lasciato ancora più a secco di denaro famiglie e imprese.  Le condotte che dovrebbero portare la liquidità  dalle casseforti delle banche italiane al mondo delle aziende sono infatti sempre più otturate. A dirlo è uno studio di Unimpresa,  secondo cui in un anno di crisi – da novembre 2011 a novembre 2012, che coincide con la presenza del governo tecnico – i prestiti delle banche a famiglie e imprese sono scesi di quasi 50 miliardi. Tutto questo malgrado gli oltre 200 miliardi che le banche italiane hanno preso in prestito dalla Banca centrale europea a tassi ridotti all’osso. Anziché dare una mano all’Italia che produce e lavora, le banche hanno infatti reinvestito buona parte di quanto raccolto  in titoli di Stato italiani: tanto che lo stock di Bot e Btp è  aumentato di circa 140 miliardi.

Wall & Street

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