I risparmiatori che accedono al conto corrente tramite smartphone o tablet, attraverso i sempre più diffusi servizi di mobile banking, sembrano avere maggiore controllo del proprio denaro, tanto da andare in rosso con meno frequenza. A dirlo è un’indagine promossa dal gruppo olandese Ing su un campione di 11.000 persone distribuito in dodici Paesi. Ing è stata tra le prime realtà internazionali a credere nella banca diretta con prodotti come il Conto Arancio, seguita poi in Italia pur con diverse declinazioni e strategie, da istituti come Banca Mediolanum, Fineco o più di recente CheBanca! del gruppo Mediobanca.
Ecco un riassunto della ricerca ma quali sono gli ostacoli maggiori che ancora esistono alla diffusione del mobile banking?

In Italia si tratta principalmente del mancato possesso di smartphone (40%), anche se c’è ancora il 20% degli intervistati che non si fida della sicurezza del servizio, e la percentuale peggiora a livello europeo, dove è diffidente un correntista su tre (33%). Grazie al mobile banking, 7 italiani su 10 sostengono comunque di avere un controllo maggiore del proprio denaro, contro il 66%. Il 56% del campione sostiene, invece, di andare meno in rosso e quattro su dieci di risparmiare di più, grazie all’elevata frequenza con cui accedono al noto corrente.

Come cambia il rapporto con la banca?

I risparmiatori sfruttano i servizi di mobile banking soprattutto per tenere sotto controllo il proprio saldo (61%) e il pagamento delle bollette (14%), , contro una media del Vecchio continente pari rispettivamente al 52% e al 24% .

A spingere gli italiani a rapportarsi con la propria banca in remoto è poi la rapidità: il servizio consente infatti di risparmiare tempo per il 44% del campione, e 2 italiani su 10 lo considerano uno strumento per semplificare la relazione.

Che cosa si aspettano gli utenti dal mobile banking?

Cresce la necessità di una maggiore interazione diretta con la banca, i clienti si aspettano, ad esempio, sistemi di alert per informarli che il conto è in rosso (48%), funzioni interattive per il contatto diretto con il contact center della banca (47%) e sono interessati a ricevere qualche consiglio su come gestire i propri risparmi (46%).

“Se si osserva la rapidità con cui i nostri clienti hanno scaricato la app, 200.000 download in 6 mesi con una media di 1.100 al giorno, e i dati di accesso a ingdirect.it da mobile raddoppiati in un anno, possiamo affermare che ciò che evidenzia la ricerca è linea con i risultati che stiamo registrando in termini di utilizzo mobile dei nostri clienti”, nota Damiano Castelli, amministratore delegato di Ing  Direct Italia Il 95% delle operazioni dei clienti della banca della Zucca avviene tramite canali digitali e l’obiettivo per i prossimi 5 anni è diventare al 98% digitali nel servicing.

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