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Il mondo contemporaneo è spesso difficile da vivere, da affrontare, da  interpretare. Soprattutto in ambito di studio o di lavoro siamo spesso sottoposti a una serie di stress che non sono facili da dominare. Gestire le emozioni può rappresentare, pertanto, una chiave per il successo.

The Marshmallow TestUn testo da leggere assolutamente per comprendere quale sia il set vincente per mentalizzarsi durante una sfida complessa è The Marshmallow Test dello psicologo austriaco Walter Mischel. Quest’ultimo, durante il suo periodo di insegnamento a Stanford, è stato tra gli estensori del test che dà il nome al libro. L’esperimento, condotto dagli anni ’60 per un cinquantennio nell’asilo nido dell’università californiana, consisteva nel creare una «stanza delle sorprese» per osservare quando e come i bambini in età prescolastica iniziano a manifestare sufficiente autodeterminazione. Il test consiste nel porre dinanzi al bambino un marshmallow, il dolcetto spugnoso americano che ormai ha preso piede anche in Europa, dicendogli che potrà averne due se attenderà un quarto d’ora prima di mangiarlo. L’autocontrollo, secondo Mischel, è una abilità cognitiva tipicamente umana. È di fatto la capacita di ritardare la gratificazione immediata a favore di un miglior risultato futuro.Attraverso un’analisi chiara e pragmatica Mischel offre con il suo libro uno strumento efficace per individuare le linee guida e le istruzioni procedurali indispensabili per ri-attivare e padroneggiare, passo dopo passo, l’auto controllo che ci rende capitani del nostro destino. Per Walter Mischel, l’ingrediente essenziale del successo è proprio l’autocontrollo, necessario per ignorare le superflue distrazioni che ci allontanano dall’obiettivo.

Mardare 01La nostra mente ed il nostro cervello dispongono di particolari meccanismi che guidano la nostra forza di volontà, ma per rendere efficienti, questi meccanismi c’è bisogno di un «motore» o, come lo definisce Mischel, un «motore del successo». Un motore che viene alimentato da varie risorse che ci proteggono dagli effetti negativi dello stress e costituiscono le fondamenta del successo. «Tutto quanto funziona se accompagnato dalla mastery (padronanza di se stessi) , cioè la convinzione di essere noi stessi l’agente attivo nel determinare il nostro comportamento e di essere capaci di cambiare, crescere, imparare e padroneggiare nuove sfide», spiega Tatiana Mardare, antropologa e Millennial strategy hunter che aiuta professionisti, università, società e istituzioni a comprendere le nuove dinamiche. «Tutto si riassume nella frase I think I can ( penso di riuscire)», aggiunge sottolineando che «la nostra inclinazione ad anticipare il miglior risultato possibile, ad avere aspettative favorevoli verso il futuro rappresenta il motore del successo». Non è un caso che i bambini che in età prescolare sono riusciti ad attendere i fatidici 15 minuti per avere due marshmallow anziché uno siano quelli che, diventati adulti, hanno mostrato maggiori capacità cognitive e di adattamento. Insomma, chi sin da bambino ha mostrato di avere pazienza da grande ha più chance di essere un vincente.

«Senza autocontrollo vi sono maggiori probabilità di ottenere risultati negativi», conclude Mardare osservando che «il ruolo dell’ambiente in cui cresciamo è dunque essenziale, mentre il nostro patrimonio genetico fornisce un sistema “pronto” a rispondere alle sollecitazioni dell’ambiente circostante».

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