La Dunkirk di Mario Draghi

Alla più grande ritirata della storia militare, celebrata da Christopher Nolan in Dunkirk ne sta per seguire un’altra in ambito economico-finanziario: quella di Mario Draghi dal Quantitative Easing, visto che i suoi colleghi delle grandi banche centrali mondiali hanno già dato il segnale di chamade. Joseph V. Amato, presidente e Chief Investment Officer Equities di Neuberger Berman ha ricordato che «tra i bilanci di Federal Reserve, Bce, Banca d’Inghilterra e Banca del Giappone, ci sono più di 13mila miliardi di dollari di liquidità in circolazione, un valore che sembra destinato a essere riassorbito». Se a questo si aggiunge che il Fondo monetario internazionale […]

  

Dollaro/yen in caduta libera

La pubblicazione delle minute dell’ultimo incontro del Fomc della Fed ha depresso ulteriormente il market sentiment nei confronti del biglietto verde e ha fatto ripartire in accelerazione la corsa dello yen, il cui cambio contro dollaro è tornato ai minimi da ottobre 2014 (da 125 a 108, -13% da giugno 2015) e si avvicina pericolosamente a 105,23. Ad essere massimamente indispettita del nuovo corso non può che essere la Bank of Japan, che vede allontanarsi inesorabilmente il suo obiettivo di raggiungere un’inflazione al 2% nonostante tutti gli sforzi prodotti dall’Abenomics negli ultimi cinque anni. «Gettare la spugna tuttavia non è ipotizzabile né tipico […]

  

Se Mao gioca l’asso di denari

[photopress:mao_zedong.jpg,full,centered] Questa settimana si è aperta l’Assemblea Popolare Nazionale, appuntamento di primo piano per il politburo del Partito Comunista Cinese. Si tratta del primo test ufficiale per il nuovo segretario Xi Jinping e per il premier in pectore Li Keqiang. Citywire Global racconta che  i principali gestori di fondi esposti sull’azionario Asia hanno gli occhi puntati sul convegno. L’argomento di maggiore interesse è il piano per il rilancio dei consumi interni. Ci si attende un altro leggero taglio delle spese per investimenti (attualmente in calo dal 20% del budget di fine 2012 al 17-18%). Gigi Chan di Threadneedle si aspetta una crescita del pil attorno all’8% (un po’ […]

  

Bonsai #26 – Anche l’euro si è «ingrillato»

[photopress:BeppeGrillo00.jpg,full,centered] JpMorgan mette in guardia i suoi clienti più danarosi: l’euro perderà terreno, penalizzato dalla debole congiuntura economica del Vecchio Continente e dall’incerto risultato delle elezioni italiane. Le Borse – nota  JpMorgan Private Bank – vogliono governi dell’Eurozona forti e concentrati sulle riforme. Di conseguenza, il fallimento di Bersani nell’ottenere il controllo del Senato, ha messo sotto pressione le valute “risk-on” e il comparto azionario. Cui si è aggiunto lo choc dell’affermazione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo come  primo partito d’Italia con il 25% dei suffragi. Pertanto, sebbene l’euro abbia finora retto alla prova e lo stesso si può dire […]

  

#AddioMonti 1 – Mettete le sterline nel porcellino

Le dimissioni del premier italiano Mario Monti si inseriscono in un quadro macro-economico in miglioramento dopo le produzione industriale e le vendite al dettaglio cinesi hanno mostrato una forza inaspettata a novembre, lasciando cadere in secondo piano le incertezze legate al fiscal cliff, il precipizio fiscale che potrebbe scaricare sulle spalle degli americani tasse per altri 600 miliardi di dollari gelandone i consumi. Date queste premesse gli esperti di Cmc Markets, consigliano di non perdere di vista il mercato dei cambi, a partire dal cambio euro-dollaro che ha messo la retromarcia: qualora non tenesse quota 1,2880 potremmo presto tornare a 1,2800 mentre […]

  

Bonsai #12 – Il canguro non salta più

Il rallentamento dell’economia europea coinvolgerà in una spirale negativa anche le monete che non fanno parte di Eurolandia come la sterlina britannica e la corona svedese. Le previsioni 2013 di Morgan Stanley per il mercato dei cambi consigliano estrema prudenza anche sullo yen giapponese (dovrebbe svalutarsi ulteriormente) e persino sul dollaro australiano (dopo il rafforzamento del 2012 il rallentamento delle economie asiatiche gli nuocerà). Scommesse al rialzo sono possibili sul rublo russo e sul peso messicano. Chi ama la tranquillità punti sul dollaro Usa: resta sempre una valuta forte e se si risolverà il problema del fiscal cliff (la scadenza di […]

  

Un kiwi troppo acerbo

Brutto periodo per il dollaro neozelandese, soprannominato kiwi sui mercati internazionali. Il dollaro Usa si è rafforzato nei confronti della divisa di Wellington riportandosi sopra quota 1,23 a 1,2319. L’andamento negativo delle trimestrali a Wall Street ha smorzato l’entusiamo degli investitori per le valute alternative. Gli analisti di UniCredit tuttavia consigliano di puntare sul cambio dollaro australiano-dollaro Usa: Se l’inflazione australiana risulterà peggiore delle attese (+1,6% annuo), la banca centrale potrebbe fare retromarcia e non tagliare il tasso di interesse di un quarto di punto (come la maggior parte degli operatori si aspetta). In questo caso l’aussie potrebbe riguadagnare quota 1,03 contro il biglietto […]

  

La moneta di Barney non decolla

L’eponimo protagonista de «La versione di Barney» pagava i suoi drink in dollari. Ma non si trattava dei famosissimi biglietti verdi, bensì del dollaro canadese. La divisa che si scambia a Montreal è da parecchie settimane in difficoltà nei confronti della valuta statunitense che sta per riguadagnare la parità dopo oltre due mesi. Il fixing oggi è salito a quota 0,9854. La debolezza del dollaro canadese, sottolineano gli esperti di Cmc Markets, è «sorprendente, ma il mercato si aspetta che la banca centrale consideri la possibilità di modificare la propria politica monetaria, finora poco accomodante, visto il rallentamento della crescita».  Insomma, gli operatori si stanno […]

  

Per chi suona la vuvuzela?

[photopress:sa.jpg,full,pp_image] Il Sud Africa rompe la vuvuzela. L’industria mineraria è quasi paralizzata degli scioperi  e il settore manifatturiero è in difficoltà. Tutto questo insieme alle attese di una contrazione del pil –  ragiona JP Morgan Private Bank (il braccio della banca americana che si occupa di necessità e capricci dei Paperoni di mezzo mondo) – non lascia prevedere nulla di buono per il rand. La moneta sudafricana, che è già scesa del 9% nelle ultime due settimane, pare insomma destinata a stonare ancora. Wall & Street

  

Samba o casatschok? A voi la scelta

Volete ballare la samba o il casatschok sul mercato dei cambi?  Ecco qua: secondo Jp Morgan private bank, il braccio della banca Usa che dà consigli di investiimento ai  «Paperoni» di mezzo mondo, il real brasiliano romperà al rialzo la forchetta 2.00-2,10 contro il dollaro americano. Questo valore è infatti al di sotto di quello che si vedeva nel 2008, all’apice della crisi dell’economia americana per lo scoppio dei mutui subprime. Insomma, pur soffrendo un po’ la recessione globale, San Paolo è comunque una delle economie più dinamiche: questo trimestre il pil dovrebbe migliorare del 4,8% (+1% nel primo semestre).  […]

  

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