Panico da bitcoin

  Oggi il Bitcoin è in recupero sulla piattaforma Coinbase del 5,34% a 11.505,71 dollari, e del 2,70% su quella Bitstamp a 11.501,52. Quanto alle altre criptovalute, Ethereum sale del 4,38% (a 1.027,60 dollari), Litecoin del 6,51% (a 192,51 dollari) e Ripple del 16,95% (a 1,45 dollari). Ieri le quotazioni avevano segnato cali pesantissimi: il Bitcoin era sceso sotto 10.000 dollari (9.230 dollari), ai minimi da novembre, in calo di quasi il 50% dai massimi record segnati a dicembre. L’Ethereum, la seconda moneta digitale per capitalizzazione di mercato, era crollata del 30 per cento. Tra gli analisti prevale l’incertezza. Citigroup vede rapidi margini di deterioramento fino […]

  

Bitcoin, è vera gloria?

Dopo aver rotto al rialzo il record di 10.000 dollari per pezzo, il bitcoin ha continuato la sua corsa e ha testato il livello record di 11.395 dollari. Oggi la criptomoneta cede oltre il 15% e scende a 9.465 dollari. Nonostante gli addetti ai lavori lo considerino «una truffa» o, quanto meno, «una bolla speculativa», gli investitori sia istituzionali che privati si stanno accalcando per accumulare la più famosa delle criptovalute. Anche perché l’ingente liquidità che si è riversata sui mercati con i vari quantitative easing richiede una diversificazione sempre più intensa per aumentare i rendimenti. Ma che cos’è il bitcoin? È un algoritmo […]

  

Brexit, un affare per Milano

Mercoledì 29 marzo il premier britannico, Theresa May, invocherà l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, la norma che mette in moto la secessione di uno Stato membro dall’Unione europea aprendo due anni di negoziati per completarla. Questo significa che entro il 29 marzo 2019 Londra sarà fuori definitivamente dall’Ue, salvo che la Scozia riesca a indire entro quella data un altro referendum independista che, come conseguenza, avrebbe il remain di Edimburgo. Secondo uno studio elaborato dal Ceps per conto del Parlamento europeo, la perdita di Pil dal 2019 al 2030 determinata dalla Brexit sarà compresa tra lo 0,1 e lo […]

  

La scommessa “Emergente”

  Se le Borse europee continueranno a essere alle prese con il contraccolpo della Brexit su un pil  del vecchio continente già flebile e con l’ormai certo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve al massimo a dicembre, peraltro con Wall Street ai massimi storici, c’è una parte dell’economia mondiale che continuerà a crescere a ritmi sostenuti. O Meglio dovrebbe accelerare da qui a fine anno, e forse anche nel 2017, offrendo interessanti occasioni per diversificare il portafoglio di ciascuno di noi: si stratta dei titoli dei mercati emergenti. Attenzione però, stiamo parlando di un investimento di tipo speculativo, […]

  

#PokemonGO fa bene alla #casa

Tre camere, due bagni e un PokeStop. In Australia Pokémon Go sta già sta lasciando il suo segno anche nel settore dell’immobiliare. Secondo alcuni agenti immobiliari, i prezzi degli immobili potrebbero beneficiare di questo gioco e della presenza di Pokémon all’interno dello stabile. Se, da una parte, alcuni proprietari di immobili, sconvolti dalla presenza di decine di Poke-zombie nel loro stabile hanno chiesto che la loro posizione reale fosse rimossa dal Poke-verse, altri – sia proprietari di immobili sia agenti immobiliari – stanno approfittando proprio della presenza di un PokeStop per vendere l’immobile più velocemente e a un miglior prezzo. […]

  

I gay fanno bene ai profitti

La questione del rispetto nei confronti della minoranza LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) è puntuale occasione per strumentalizzazioni politiche di varia natura. Sta alla coscienza (nonché alle intime convinzioni, anche religiose) di ognuno di noi valutare la legittimità o meno delle richieste che questa comunità muove da tempo. Un discorso diverso, invece, è valutare la portata economica del rispetto e della tolleranza in ambito aziendale. Grazie a un recente studio di Credit Suisse tutto questo è possibile.  Innanzitutto, va detto che solo in Occidente i diritti LGBT sono riconosciuti anche se non universalmente (Paesi in verde, inclusa anche l’Italia […]

  

È l’ora dell’oro

Il trend rialzista del’oro non è terminato. E in questo periodo di vacche magre in Borsa vale la pena riflettere su questa possibilità, suggeriscono gli analisti di Swissquote, Arnaud Masset e Yann Quelenn. «Nonostante molti credano che il metallo giallo sia inutile anche perché non offre dividendi, ci sono diversi segnali che ci convincono del contrario e soprattutto del fatto che le pressioni al rialzo siano in aumento», osservano. Negli ultimi quattro anni, i prezzi sono scesi del 30 per cento. Ciò significa, secondo gli esperti, che gli investitori hanno fiducia nelle politiche delle banche centrali. «L’oro ha ripreso la sua risalita proprio mentre […]

  

Ecco cosa c’è nel «carrello» di Goldman Sachs

      Investire in Borsa è come fare la spesa al supermarket: bisogna affrettarsi quando c’è un’offerta altrimenti si rischia di comprare a un prezzo maggiorato e, dunque, meno conveniente. A differenza del supermarket invece, la Borsa ci consente di variare la «dieta» senza la preoccupazione di ingrassare, anzi in questo caso: più il nostro carrello aumenta di peso, tanto maggiori saranno le soddisfazioni. Ecco perché può essere utile seguire i suggerimenti di una grande banca d’investimento come la statunitense Goldman Sachs che ha da poco aggiornato la sua strategia sul comparto azionario, dopo i rialzi messi a segno […]

  

Alto rendimento, il sex appeal della spazzatura

«Per noi ha ancora senso investire circa il 70% del portafoglio nell’alto rendimento». James Keenan, manager di BlackRock Leveraged Finance, una corazzata di fondi che gestisce asset per 41 miliardi di dollari in titoli high yield (le emissioni obbligazionarie speculative, cioè con rating non-investment grade, , ovvero i titoli «spazzatura») non ha peli sulla lingua: puntare sull’alto rendimento oggi conviene ancora. «Le società hanno rifinanziato il loro debito e solo il 15% delle loro obbligazioni scade nei prossimi tre anni, il tasso di default dovrebbe mantenersi anche secondo noi sotto il 2% nei prossimi due anni e il rendimento delle cedole dovrebbe continuare ad attestarsi […]

  

La Borsa aspetta le casalinghe

  Attenzione! Questo post non è né sessista né, tantomeno, maschilista. Il fatto è che in Germania si chiama «rialzo della casalinga», il picco degli indici di Borsaderivante da acquisti massicci non solo degli investitori professionali, ma anche dei piccoli risparmiatori. Per un operatore tedesco quando le casalinghe iniziano a controllare l’andamento dei listini, significa che è arrivato il momento di vendere perché si è avvicinato al mercato anche il grande pubblico, quello che resterà con il cerino in mano quando i corsi, inevitabilmente, prenderanno la strada del ribasso. Messa così, potrebbe sembrare che la Borsa sia una trappola per […]

  

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