Banche in sofferenza

  Il tema del giorno a Piazza Affari è, giustamente, la fusione tra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano. Nasce il terzo polo bancario italiano (delle stesse dimensioni di Monte dei Paschi), si brinda al primo successo della riforma delle Popolari e alla bravura di Alberto Nagel, ad di Mediobanca, che tanto si è speso negli ultimi anni per la riuscita di questa operazione. Insomma, non c’è nessuno che, apparentemente, sia scontento (soprattutto a Roma visto che il premier Renzi e il ministro dell’Economia Padoan possono affermare di aver rimesso in moto il sistema delle aggregazioni). Magari non staranno […]

  

Wall Street conta più di Bruxelles

Abbiamo pensato, abbiamo riflettuto, ci siamo commossi per gli attentati di Bruxelles. Ma, poi, alla fine prevale sempre una domanda utilitaristica e sacrosanta: «E ora che ne sarà dei nostri risparmi investiti? Ci dobbiamo aspettare un’altra turbolenza?». La risposta proviene da Stefano Gianti, Arnaud Masset e Yann Quelenn analisti di Swissquote, secondo cui «sicuramente le prossime trimestrali Usa detteranno il trend dei mercati nelle settimane che verranno». Come si vede dal grafico a fianco l’indice Eurostoxx 50 non ha per nulla risentito degli attacchi di Parigi di novembre scorso ma ha cominciato un triste declino verso la fine del 2015 quando si […]

  

«Comprate mutui e vendete euro!»

E adesso che è arrivato il tanto atteso Quantitative Easing (QE) che cosa cambia? Questi 1.140 miliardi che saranno messi sul mercato (al ritmo di 60 miliardi di euro al mese di acquisti di titoli di Stato di Eurolandia da parte della Bce a partire da marzo prossimo fino a settembre 2016) miglioreranno le nostre vite? Il bazooka di Mario Draghi ucciderà la crisi? Non è semplice rispondere a tutte queste domande. In primo luogo, perché quello che è successo oggi è destinato a creare effetti nel medio termine, perciò è impossibile stabilire con certezza che all’immissione di liquidità sul mercato […]

  

La Bce ci frega su benzina e investimenti! Sono cavoli amari

E adesso che i tassi Bce sono al minimo storico dello 0,05% siamo veramente tutti più felici? Le cose andranno meglio? La promessa di acquisto da parte di Mario Draghi di asset backed securities (Abs, cioè cartolarizzazioni) cambierà in meglio le prospettive della nostra economia? Sono tre settimane che ci poniamo queste domande. Ci potreste dire: «Belle tartarughe!». E un po’ avreste ragione perché  i grandi cambiamenti richiedono interpretazioni immediate. Andare un po’ più lenti comporta alcuni vantaggi: senza la foga dell’emozione si può capire meglio quello che sta succedendo. E così possiamo dirvi: «Ora sono cavoli amari per tutti!». […]

  

«Con un dividendo alto si battono le tasse di Renzi»

Maggio è il mese dei dividendi per le big di Piazza Affari (unica eccezione Prysmian che ha distribuito venerdì scorso). Chi ha saputo resistere alla tentazione di realizzare il capital gain raccoglierà in molti casi (14 dei 40 big quest’anno non staccano la cedola) il frutto della propria pazienza. Si tratta dell’ultima volta che si potrà godere della tassazione al 20%, poi da luglio – grazie al dl Irpef di Matteo Renzi – l’aliquota salirà al 26 per cento. La «scartavetrata» di tasse è effettivamente un disincentivo all’investimento, ma in realtà gli esperti del mercato pensano che sia ancora presto […]

  

«Azioni, miglior investimento anche nel 2014»

Il 2014 sarà un anno complesso: tassi reali a breve ancora negativi, probabile minore immissione di liquidità nel sistema finanziario americano ed espansione dei multipli nelle valutazioni azionarie. Occorre tuttavia sottolineare che questo quadro va contestualizzato in uno scenario di crescita economica positiva supportata dal rientro dei rischi sistemici causati dalla crisi finanziaria. Che tempo farà allora sui mercati? Queste le previsioni di Corrado Caironi, investment strategist di R&CA Ricerca e Finanza Molti investitori si chiedono se nel 2014 potremmo assistere ad una replica dell’anno in corso sotto la spinta inerziale della ricreata fiducia e il volano della Great Rotation […]

  

Ecco cosa c’è nel «carrello» di Goldman Sachs

      Investire in Borsa è come fare la spesa al supermarket: bisogna affrettarsi quando c’è un’offerta altrimenti si rischia di comprare a un prezzo maggiorato e, dunque, meno conveniente. A differenza del supermarket invece, la Borsa ci consente di variare la «dieta» senza la preoccupazione di ingrassare, anzi in questo caso: più il nostro carrello aumenta di peso, tanto maggiori saranno le soddisfazioni. Ecco perché può essere utile seguire i suggerimenti di una grande banca d’investimento come la statunitense Goldman Sachs che ha da poco aggiornato la sua strategia sul comparto azionario, dopo i rialzi messi a segno […]

  

La Borsa aspetta le casalinghe

  Attenzione! Questo post non è né sessista né, tantomeno, maschilista. Il fatto è che in Germania si chiama «rialzo della casalinga», il picco degli indici di Borsaderivante da acquisti massicci non solo degli investitori professionali, ma anche dei piccoli risparmiatori. Per un operatore tedesco quando le casalinghe iniziano a controllare l’andamento dei listini, significa che è arrivato il momento di vendere perché si è avvicinato al mercato anche il grande pubblico, quello che resterà con il cerino in mano quando i corsi, inevitabilmente, prenderanno la strada del ribasso. Messa così, potrebbe sembrare che la Borsa sia una trappola per […]

  

L’Italia in svendita perde la Borsetta

[photopress:Borsa_olycom_da_archivio.JPG,full,centered] Prima una realtà sull’orlo del fallimento come Richard Ginori, poi un’icona delle gioielleria giovanile come Pomellato: in poco più di 24 ore i francesi di Pinault-Ppr  hanno messo le mani su due realtà del made in Italy di risonanza internazionale. E la maison – che già controllava Gucci e Bottega Veneta – è solo uno dei colossi internazionali che hanno preso posto alla tavolata delle pietanze d’eccezione apparecchiata dal gran cuciniere della recessione Mario Monti,  con la cura di sole tasse che sta facendo morire il Paese. Nei periodi di magra, è noto, la Borsa non «paga» e anche chi come Moleskine sfida il […]

  

Dopo Monti in Borsa serve la «kasko»

[photopress:Mario_Monti_1.jpg,full,centered] «Mario Monti non ha affrontato le più ampie – e forse più importanti – questioni relative allo scarso  di “attrattività” dell’Italia per gli investitori istituzionali. Se non vengono affrontate a fondo, l’Italia rischia di rimanere relegata a un futuro molto simile al passato degli ultimi 20 anni: bassa crescita, economia debole ed esposta alle pressioni regionali e globali, con l’ulteriore aggravio di un pesante debito pubblico». Questa l’opinione di Neil Dwane, Chief Investment Officer di Allianz Global Investors, secondo cui «il settore bancario italiano è meno esposto alle dinamiche incerte dei mercati globali, in termini di volatilità ed imprevedibilità, […]

  

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