Un’impresa su due in Italia è stata costretta a interrompere le proprie attività per le misure di contenimento adottate dal governo per fronteggiare la diffusione del Covid-19: in totale 2milioni 100mila unità, corrispondenti a poco meno della metà imprese attive (47,3%). Oltre al comparto agroalimentare i settori che non hanno subito restrizioni sono quelli di pubblica utilità (energia, elettricità, rifiuti) insieme ai servizi di trasporto, di informazione, l’istruzione, la sanità e le attività finanziare e assicurative. È quanto emerge dal policy brief «Covid-19: misure di contenimento dell’epidemia e impatto sull’occupazione» curato dall’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, che […]