«Matteo, impiccati!»

Narra Giulio Cesare Croce che Bertoldo, condannato a essere impiccato dal re Alboino, come ultimo desiderio chiese di scegliere l’albero al quale offrire il collo. Il monarca, affezionato al contadino sebbene adirato per la sua salacità, gli fece la concessione. Il sagace villano scelse, dopo un lungo girovagare con i suoi boia, un albero di fragole e Alboino, divertito dallo stratagemma, lo graziò. Anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo aver supinamente accettato le regole del bail-in bancario e fatto oggetto della protervia tedesca che non ammette sovvenzioni per la gestione dei crediti in sofferenza, è sostanzialmente condannato all’impiccagione. […]

  

Una manovra anticrisi: tagliare 52 miliardi di tasse!

Essere di centrodestra significa tagliare le tasse. Questo paradigma ve l’abbiamo già raccontato in un recente post. Dalla teoria alla pratica, però, il passo non è breve. Soprattutto quando ci si riferisce alla situazione italiana perché, come sappiamo, la massa enorme del debito pubblico e i vincoli imposti dall’adesione all’unione monetaria europea non consentono margini di manovra sufficienti a tradurre principali liberali in determinazioni politiche. Oltretutto, e anche questo ve l’avevamo detto, una politica economica liberale si deve adottare riferendosi all’ambiente circostante. Poiché i liberali sono amanti dell’equilibrio del bilancio e non del deficit è chiaro che ai tagli si […]

  

Mediobanca: Italia ostaggio del Fiscal Compact

[photopress:SarkoMerkelMonti.jpg,full,centered] Il report di Mediobanca Securities sulle elezioni italiane ha fatto molto rumore. La precisa analisi di Antonio Guglielmi, sostanzialmente, indica due possibilità strettamente politiche dopo il 25 febbraio: un pronto ritorno alle urne perché un’eventuale asse Bersani-Monti non avrebbe la forza necessaria per portare avanti un cammino riformista. un ricorso al bazooka della Bce, l’Omt, per mettere il Paese al riparo da un nuovo attacco speculativo sui titoli di Stato nel caso in cui a prevalere fosse il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, «sgradito» ai mercati internazionali. Un’altra incognita sullo spread, secondo Mediobanca, sarebbe poi rappresentata dalla variabile politica connessa […]

  

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