Un nostro affezionato lettore ci ha inviato una mail (a proposito, quella di Wall è gianmaria.defrancesco@ilgiornale.it, mentre quella di Street è massimo.restelli@ilgiornale.it – scriveteci, appena il lavoro ce lo consente saremo felici di rispondervi) ponendoci un interessante quesito su un argomento che non abbiamo mai toccato direttamente, ma solo di sfuggita: il prestito forzoso. Si tratta di un’antica prassi: la sottoscrizione obbligatoria di titoli di Stato per fornire nuove risorse alla finanza pubblica e aiutare l’economia a uscire dall’impasse. Ma sarà veramente così? «Cortesemente vi chiedo per quali motivi lo Stato non possa emettere titoli rappresentativi di un sottostante costituito […]