Il fil rouge tra Xi e Putin

Pubblichiamo un’ampia anticipazione di un libro in corso di pubblicazione sulla guerra russo-ucraina, scritto da Fabrizio Amadori, esperto di comunicazione e di questioni geopolitiche. «Mentre la Russia continuava ad attaccare l’Ucraina, dall’altra parte del mondo la situazione si infiammava. Xi Jinping aveva ribadito al XX Congresso che la Cina avrebbe fatto tutto il necessario per riprendersi Taiwan. Sembrava del tutto indifferente al punto di vista dell’Occidente. Per lui, il modello liberaldemocratico non rappresentava affatto il punto più alto della cultura politica, anzi. Tanto è vero che per il giornalista francese Billeter, citato da Sergio Romano sul «Corriere della Sera», esisteva […]

  

Elezioniululì, Ursulaululà!

Anche noi abbiamo un Marty Feldman/Igor con il suo stravagante modo di parlare. Solo che non siamo in «Frankenstein Junior» di Mel Brooks ma nella vita reale e al posto del comico britannico c’è la nostra presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che in un afflato di spirito sinceramente democratico, ci ha tenuto a farci conoscere il proprio pensiero. Se le cose vanno in una direzione difficile – ho già parlato di Ungheria e Polonia – abbiamo gli strumenti… Il discorso è chiarissimo anche se ieri Bruxelles ha tenuto a spiegare che non si tratta di un’indebita ingerenza […]

  

Volatili per diabetici

Ecco a voi i criteri il cui rispetto è necessario per accedere al Tpi, lo scudo anti-spread della Bce: 1. Rispetto del quadro di bilancio dell’UE: i Paesi non devono essere soggetti a una procedura per deficit eccessivo o devono aver intrapreso azioni efficaci in risposta alle raccomandazioni del Consiglio dell’UE 2. assenza di gravi squilibri macroeconomici; 3. la sostenibilità di bilancio (valutata sulla base delle analisi della Commissione Europea, Mes, Fondo Monetario Internazionale e altre istituzioni, oltre all’analisi interna della Bce) 4. politiche macroeconomiche sane e sostenibili, con il rispetto degli impegni presentati nei PNRR. Sulle condizioni iniziali disastrose […]

  

Citofonare Putin – Wall & Street Live

L’inflazione dei prezzi energetici è un problema non solo per i consumatori, ma anche per il quadro macroeconomico del nostro Paese perché un eccessivo rincaro potrebbe minare dalle fondamenta la ripresa. In queste ultime settimane il prezzo del gas al megawattora ha superato i 100 euro per poi ritracciare sotto quota 90 euro, mentre il petrolio (sia il Wti che il Brent) è dalla scorsa estate stabilmente sopra gli 80 dollari al barile. Ma quali sono le cause di questo trend? Ne abbiamo discusso nell’ultima puntata del nostro live con Matteo Ballarin, presidente di Europe Energy che opera nella vendita […]

  

#IoSonoQuattrocchi

«Adesso vi faccio vedere come muore un italiano» Spero che la famiglia di Fabrizio Quattrocchi, ove mai leggesse questo post, comprenda che la citazione è legata all’individuazione di un esempio di coraggio e di valore che nella maggioranza degli italiani non è mai mancato. Ce lo raccontano le tante medaglie d’oro della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, l’impegno indefesso dei nostri contingenti nelle missioni internazionali, il senso dello Stato delle nostre forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia in primis) che, per salari irrisori, mettono a repentaglio la propria vita, non solo contro la criminalità organizzata ma anche per controllare gli […]

  

Non andrà tutto bene

Il solito titolo ottimistico? No, è che tra i soliti bollettini di guerra e una politica narcolettica, è meglio parlare di economia. E, in questo campo, la certezza è una sola, proprio quella: non andrà tutto bene. L’Istat si è persino ben guardata dal fornire proiezioni nell’ultimo bollettino mensile perché siamo di fronte a un crollo per il quale non esistono strumenti di misura appropriati.  Perché la guerra, le tragedie hanno un loro specchio nella microeconomia, negli indici di Borsa, ma nella macroeconomia come la rappresenti l’Austria del 1919 o la Germania del 1945? E l’Argentina del 2001 e del […]

  

Sui mercati torna un po’ di sereno

Torna a splendere un po’ di sereno sui mercati finanziari dopo la burrasca dei giorni scorsi generata dalla crisi turca, anche grazie al rimbalzo della lira che ha recuperato dopo aver superato la soglia psicologica di 7 contro il dollaro, rimbalzando verso l’area di 6.56. Probabilmente, spiega Giorgio Benetti di Cmc Markets, si tratta solo di un rimbalzo di breve periodo, mentre da Ankara arriva la notizia di una conference call che è stata organizzata giovedì mattina tra il ministro delle finanze turco Berat Albayrak con alcuni investitori esteri, al fine di bloccare l’emorragia di deflussi di capitali che sta […]

  

Occupazione femminile, un booster del Pil

Quest’anno la XII edizione del Forum Economico Italo-Tedesco si è concentrato sulla questione femminile e il mondo del lavoro. Il titolo della manifestazione è stato «Womenomics: equità di genere e crescita economica» e nel corso delle sessioni di dibattito si è ricordato che il tasso di occupazione femminile nel nostro Paese è ancora molto basso e, soprattutto,  che se i 4 milioni di casalinghe in età da lavoro fossero impiegate, il Pil crescerebbe del 18% (268 miliardi di euro). Partner della manifestazione è stata Grenke, società che si occupa di locazione operativa. Ne abbiamo parlato con Francesco Vittadini, direttore amministrativo della filiale italiana. Dottor […]

  

Turchia come l’Argentina

La crisi della lira turca sta sconvolgendo i mercati questa mattina e mettendo sotto pressione UniCredit in quanto controllante dell’istituto turco Yapi Kredi. Ovviamente, il vulcanico presidente Reçep Tayyip Erdogan ha minimizzato la situazione parlando di un attacco speculativo guidato dagli Usa attraverso l’imposizione di dazi su alluminio e acciaionei confronti di un Paese sempre meno allineato nello scacchiere mediorientale. D’altronde, il presiente Donald Trump sembra giustificare questo tipo di interpretazione. I have just authorized a doubling of Tariffs on Steel and Aluminum with respect to Turkey as their currency, the Turkish Lira, slides rapidly downward against our very strong Dollar! […]

  

L’Europa produce mostri

  La scelta di sostenere il progetto dell’Unione Europea e della moneta unica, seppur con forme diversamente critiche, da parte dei partiti tradizionali italiani, Pd in primis, non ha pagato. M5S e Lega sono i veri vincitori elle elezioni italiane, cioè proprio i due movimenti che non avevano mai nascosto diffidenze e antipatie nei confronti della costruzione burocratica di Bruxelles, dell’euro e della politica fatta di pareggi di bilancio e tasse. Quel tipo di cecità tecnocratica è, secondo noi, la principale responsabile della situazione attuale. In fondo, a Bruxelles hanno creato solo mostri: Nigel Farage e l’Ukip alfieri della Brexit, lo sgangherato […]

  

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