Formazione, il motore dell’impresa

Il modello produttivo contemporaneo non è più legato come un tempo allo svolgimento ripetitivo di funzioni sempre uguali, ma è soprattutto valorizzazione (ed entro un certo limite condivisione) delle conoscenze. Insomma, siamo passati dal task working al knowledge working. Il sociologo Angelo Pasquarella su Wall & Street ha spesso condiviso queste tesi innovative spiegando che in uno scenario economico sempre più legato a servizi e manifatture ad alto valore aggiunto, in cui le persone sono il vero fattore critico di successo, è lecito domandarsi se i modelli formativi nati negli anni Cinquanta, cresciuti in ambiti di organizzazioni strutturate e fondati su […]

  

I gay fanno bene ai profitti

La questione del rispetto nei confronti della minoranza LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) è puntuale occasione per strumentalizzazioni politiche di varia natura. Sta alla coscienza (nonché alle intime convinzioni, anche religiose) di ognuno di noi valutare la legittimità o meno delle richieste che questa comunità muove da tempo. Un discorso diverso, invece, è valutare la portata economica del rispetto e della tolleranza in ambito aziendale. Grazie a un recente studio di Credit Suisse tutto questo è possibile.  Innanzitutto, va detto che solo in Occidente i diritti LGBT sono riconosciuti anche se non universalmente (Paesi in verde, inclusa anche l’Italia […]

  

Costi e benefici delle norme antimafia

Le amministrazioni pubbliche ricorrono sempre più spesso alla prassi di inserire nei bandi di gara l’obbligo per gli operatori economici di accettare preventivamente determinate clausole per la prevenzione, il controllo ed il contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché per la verifica della sicurezza e della regolarità dei luoghi di lavoro. Sono i cosiddetti protocolli di legalità. Il contrasto al fenomeno mafioso ha dei costi e non sono di lieve entità. La Legge Obiettivo, infatti, stabiliva un rimborso dei costi antimafia attraverso l’affidamento al General Contractor, ma per gli appalti non è previsto nulla di tutto questo. «La richiesta di appalti di […]

  

«Non fatevi imbrogliare!»

    Da lunedì arriva sul mercato un nuovo Btp Italia, il buono del Tesoro indicizzato all’inflazione (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi) . Il collocamento, curato dai dealer Banca Imi e UniCredit, durerà dal 4 al 6 aprile salvo chiusura anticipata e il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito è pari allo 0,40 per cento. Il titolo scadrà l’11 aprile 2024, dunque avrà una durata di otto anni. Il Btp Italia ha sempre avuto molto successo: è un titolo di Stato, si mettono i soldi al sicuro e si spunta un […]

  

Confindustria tifa Renzi

  Questa volta non sono i gufi a insidiare la tranquillità e la decisa azione riformatrice del premier Matteo Renzi! Una benevola aquila, infatti, gli si è posata sulle spalle e mostra di condividere il percorso tracciato dal presidente del Consiglio in materia di politica economica. Si tratta del rapace che simboleggia Confindustria. Oggi, infatti, il Centro studi di Viale dell’Astronomia ha pubblicato una sapida nota intitolata «Conti pubblici più flessibili per sostenere le riforme»  che sembra dare ragione in tutto e per tutto alle istanze del capo del governo. Sia ben chiaro: il nostro blog non fa politica, anche […]

  

Pasqua amara con le banche

Quest’anno la sorpresa nell’uovo di Pasqua se la sono regalata le banche. A spese nostre, ovviamente. Colpa del circuito elettronico Sepa, quello che ci consente di inviare bonifici ovunque (spesso attraverso il nostro conto online). Ebbene, se dovevate ricevere una somma di danaro e chi ve l’ha inviata non vi ha bonificato il primo aprile, dovrete aspettare quanto meno martedì prossimo 7 aprile per avere materialmente l’accredito del danaro (a meno che non si tratti di un giroconto, ovvero di un trasferimento di danaro tra due correntisti della stessa banca). Come ricordato da Comitas, l’associazione delle piccole e microimprese italiane, «il […]

  

«Per fare l’imprenditore non basta tagliare i costi»

Le piccole e medie imprese italiane, che rappresentano da sempre la spina industriale del nostro Paese ,  hanno davanti a loro la grande sfida del consolidamento: sovente la sola via per riuscire competere nel mercato dopo la crisi, esportando il brand del made in Italy nei mercati emergenti e andando a cercare ricavi nelle economie dove la ripresa è già in atto, ma anche un passaggio difficilissimo per aziende ad alto tasso famigliare come quelle italiche. Chiediamo a Fabiano Schivardi, titolare della cattedra in  Entrepreneurship alla Bocconi di Milano,  come si può superare questo ostacolo e valorizzare il «genio italico». Professor […]

  

Tutti in Ticino! Fare impresa è più facile!

  Il nostro ultimo post sulle opportunità di lavoro nel Canton Ticino ha scatenato le polemiche a Lugano, Bellinzona e Chiasso (pure a Mendrisio e Balerna non l’hanno presa bene). Un Paese con il 43% di disoccupazione giovanile non lascia molto spazio all’immaginazione! Eppure, ci siamo detti che il Canton Ticino offre un buon approdo anche per le aziende italiane tartassate dal fisco e quotidianamente vessate dalla burocrazia. Ci siamo già occupati del tema nello scorso febbraio con Stefano Mazzocchi di Cna Servizi, ma – vista la delicatezza del momento – vogliamo offrire un orientamento ancora più organico ai nostri […]

  

Alle banche occorre l’artificiere

AAA L’impresa Italia ha bisogno di denaro fresco dal sistema bancario, che però è già seduto su tonnellate di tritolo. Il riferimento è ai 64,3 miliardi di sofferenze nette, le lorde sono 131 miliardi, immagazzinati nei caveau e nelle casseforti degli istituti di credito del Paese: in sostanza ogni 100 euro prestati a famiglie e imprese 3,4 euro sono diventati instabili come bombe inesplose (3,4% il rapporto sofferenze nette-impieghi totali), contro il 3,2% di febbraio perchè sono sempre più numerosi i cittadini che non riescono a pagare le rate dei mutui e dei prestiti ricevuti dalle negli anni passati. Quando […]

  

«Via le tasse volute da Frau Merkel»

[photopress:merkel.JPG,full,centered] Le famiglie e le imprese italiane sono allo stremo delle forze, schiacciate dalle tasse introdotte dal governo Monti per tenere l’Italia agganciata all’euro, sottomettendola al «giogo» imposto dalla Germania di Angela Merkel. Le rilevazioni dell‘Istat offrono una plastica rappresentazione del disastro lasciato dai «Professori»: le tasse sono cadute su un’economia già distrutta dalla recessione, facendo grippare i consumi interni e deflagrare la disoccupazione, mentre cresce il numero delle imprese che scappano all’estero. Abbiamo raccolto la collera degli artigiani nei confronti dell’Europa a trazione tedesca dalla bocca del presidente di Cna Servizi, Stefano Mazzocchi, e riportato i severi giudizi degli economisti Loretta […]

  

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