Oroscopo 2013 #2 – Sotto il segno della Fenice

Il 2013 sarà un anno nel segno della Fenice. Come l’uccello mitologico era in grado di risorgere dalle proprie ceneri così i mercati l’anno prossimo dovrebbero essere capaci di mettere a segno un recupero che l’attuale crisi rende attualmente molto difficile da stimare.  L’oroscopo di Bofa-Merrill Lynch ha però dato il seguente responso: Le azioni saranno la migliore classe di investimento: il mercato americano, quello europeo e quello asiatico dovrebbero mettere a segno dei rimbalzi oscillanti tra il 10 e il 16%. Il dollaro Usa e l’euro dovrebbero beneficiare della ripresa globale L’oro dovrebbe raggiungere i 2.000 dollari all’oncia perché […]

  

Bonsai #1: non toccate i gioielli di famiglia!

Più di una casa di investimento concorda: l’oro, il metallo che nell’immaginario collettivo rappresenta l’idea stessa della ricchezza, potrebbe raggiungere presto il traguardo di 2mila dollari l’oncia. Il record è atteso il prossimo anno. Oggi a Londra l’oro ha chiuso a 1.725,75 dollari l’oncia.  Il rialzo potenziale è del 16 per cento. Teniamoci quindi stretti i gioielli di famiglia e le sterline d’oro della nonna! Wall & Street

  

Election Day #2 – Obama paga con la carta di credito

Chi guarda a Wall Street scommetta sui grandi gruppi delle infrastrutture, sui manifatturieri e sui finanziari che dovrebbero avvantaggiarsi della permanenza di Obama alla Casa Bianca per altri quattro anni. Prima di vedere un reale rimbalzo del mercato azionario americano, però, bisogna capire quali misure correttive saranno adottate per evitare il fiscall cliff, il burrone fiscale costituito da oltre 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli di spesa in cui rischiano di cadere gli americani da gennaio. A prendere il polso all’economia Usa sono gli analisti del Credit  Suisse che consigliano di puntare su colossi come Caterpillar, John Deere, Visa e Mastercard, per […]

  

Mister Bond: “Niente grand hotel. Meglio la pensione”

La liquidità riversata sul mercato da Federal Reserve e da Banca Centrale Europea si è tradotta in massicci acquisti di Titoli di Stato da parte dei due istituti centrali: al punto che la Fed detiene ora il 10% de i treasury americani in circolazione ed è diventata il primo creditore di Washington mentre la Bce a luglio aveva quasi il 3% degli  eurobond in circolazione. Ma i rendimenti delle obbligazioni da “grand hotel”, quelle con la sicurezza della tripla “AAA”, sono ormai spesso inferiori al costo della vita, aggravato dalle recenti stangate fiscali. Ecco perché Allianz global investor suggerisce di […]

  

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