La guerra (persa) al contante

Nella settimana che si è appena conclusa sono circolate indiscrezioni circa una sanatoria sul contante correlata alla prossima legge di Bilancio. Si tratterebbe di una nuova tipologia di voluntary disclosure sul denaro cartaceo pensata, specificatamente, per far emergere l’evaso facendo pagare un forfait sul contante con l’aggiunta di un quid legato all’acquisto di titoli di Stato. Questo acquisto obbligatorio di titoli andrebbe a compensare, almeno in parte, il fatto che la Banca centrale europea si sta apprestando a ridurre ulteriormente ed in modo sensibile gli acquisti di bond dei paesi dell’Eurozona. Si tratta, quindi, di una “collaborazione volontaria” che consentirà, di […]

  

Guzzetti primo «pentito» di Atlante

«Atlante? È uno strumento buono lasciato al suo destino». Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo e dell’Acri (l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria che ha investito 536 milioni nel Fondo Atlante) oggi ha espresso il proprio rammarico manifestando una sorta di pentimento. «Retrospettivamente avrei fatto meglio a non partecipare», ha detto. Il motivo? «Bisognava dare un pacco di miliardi ad Atlante per creare il mercato delle cartolarizzazioni e rompere l’oligopolio delle cinque grandi banche americane che comprano sofferenze a 13 centesimi, a 15, 16, 17 centesimi». La missione di Atlante era «fare quello che stava facendo a Siena per portare fuori dal bilancio i […]

  

L’Atlante dei Liberali

Delle criticità connesse all’istituzione del Fondo Atlante vi abbiamo parlato pochi giorni fa. Nel frattempo, qualche dettaglio si è aggiunto al quadro d’insieme che avevamo presentato e, soprattutto, si sono levate molte voci critiche contro questa «operazione di sistema» che vede tra i propri registi il governo e Bankitalia (per una volta unanimi), le grandi banche a partire da Intesa Sanpaolo e UniCredit (che però non supereranno la soglia del 20% per evitare che una partecipazione qualificata comprometta la patrimonializzazione a fronte di un calo di Cet1 stimato in 30 punti base) e le Fondazioni bancarie guidate dall’Acri presieduta da Giuseppe […]

  

«Comprate mutui e vendete euro!»

E adesso che è arrivato il tanto atteso Quantitative Easing (QE) che cosa cambia? Questi 1.140 miliardi che saranno messi sul mercato (al ritmo di 60 miliardi di euro al mese di acquisti di titoli di Stato di Eurolandia da parte della Bce a partire da marzo prossimo fino a settembre 2016) miglioreranno le nostre vite? Il bazooka di Mario Draghi ucciderà la crisi? Non è semplice rispondere a tutte queste domande. In primo luogo, perché quello che è successo oggi è destinato a creare effetti nel medio termine, perciò è impossibile stabilire con certezza che all’immissione di liquidità sul mercato […]

  

La Bce ci frega su benzina e investimenti! Sono cavoli amari

E adesso che i tassi Bce sono al minimo storico dello 0,05% siamo veramente tutti più felici? Le cose andranno meglio? La promessa di acquisto da parte di Mario Draghi di asset backed securities (Abs, cioè cartolarizzazioni) cambierà in meglio le prospettive della nostra economia? Sono tre settimane che ci poniamo queste domande. Ci potreste dire: «Belle tartarughe!». E un po’ avreste ragione perché  i grandi cambiamenti richiedono interpretazioni immediate. Andare un po’ più lenti comporta alcuni vantaggi: senza la foga dell’emozione si può capire meglio quello che sta succedendo. E così possiamo dirvi: «Ora sono cavoli amari per tutti!». […]

  

Londra «sale» sul carro di Olimpia

Il Pil della Gran Bretagna nel terzo trimestre è cresciuto dell’1% rispetto ai tre mesxi precedenti ed è rimasto invariato su base annua scrivendo così la parola fine alla più tremenda recessione registrata nel secondo dopoguerra. Il risultato ha battuto le previsioni del mercato (+0,6% sul trimestre) ed è stato determinato dalla spinta propulsiva delle Olimpiadi sottoforma di flussi turistici e vendite di biglietti. L’economista di Schroders specializzato sull’Europa, Azad Zangana ha annunciato una revisione al rialzo delle stime del Pil britannico per il 2012 e per il 2013, ma è ancora presto per dire che il peggio sia passato […]

  

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