Terza media e Maturità: serie verifiche o pagliacciate?
Terza media: uno studente su tre andava bocciato. E tra i maturandi uno su tre confessa di aver riccamente copiato per superare il “Quizzone” previsto come terza prova alla Maturità. Se questi dati fotografassero davvero alla perfezione la realtà allora occorre chiedersi che senso possa avere dare ancora tanta importanza a queste due prove che da sempre rappresentano (o meglio dovrebbero rappresentare) un importante passaggio nel percorso educativo dei giovani.
Il primo dato, sulla percentuale di studenti che avrebbe meritato la bocciatura in terza media, è una stima di Tuttoscuola (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/nl_archivio.cgi).
Insegnanti, presidi e genitori sanno benissimo che lo studente promosso con 6 agli esami di terza media è in realtà uno studente da bocciare. Ottenere il diploma di licenza con la votazione minima richiesta nasconde una triste realtà: il promosso ha gravissime carenze nella maggioranza delle discipline ed il 6 viene assegnato per non bocciare. <Per una serie di motivi pedogogici, sociali e anche di mutata percezione del proprio ruolo da parte dei docenti>, scrive Tuttoscuola. Visto il numero delle promozioni che raggiungono appena la sufficienza dunque il 30 per cento dei ragazzi in realtà avrebbe dovuto ripetere l’anno. Insomma su circa 600.000 ragazzi addirittura 180.000 avrebbero ottenuto una promozione fondamentalmente immeritata. Oltretutto l’ammissione per il rotto della cuffia non serve neanche come segnale d’allarme ed infatti questi stessi ragazzi vengono poi iscritti al liceo con il risultato che il numero dei fallimenti, bocciature o abbandoni, nei primi due anni delle superiori è altissimo.
Altro dato negativo ma sicuramente più scontato è quello della scopiazzatura. Il portale Studenti.it (http://www.studenti.it/maturita/quizzone-maturandi-hanno-copiato.php) informa che il 39 per cento dei maturandi non ha esitato a confessare di essere riuscito a copiare e di questi soltanto il 23 per cento ha precisato di non aver potuto copiare proprio tutto. Un 16 per cento invece ha copiato “abbastanza”. Un abbondante 25 per cento ha confessato di aver avuto l’aiuto dei professori. Soltanto il 36 per cento non ha copiato nulla. Allora dato che i maturandi sono circa 490.000 questo significa che circa 191.000 studenti hanno barato per passare la prova con buona pace di chi invece ha studiato tanto ed ha preferito rischiare di sbagliare ma almeno con la propria testa.
Forse è davvero arrivato il momento di riconsiderare l’impostazione di queste prove pur nella consapevolezza che prima di cambiare l’esame finale è necessario rivedere il percorso da fare per riuscire poi a superarlo brillantemente. Anche senza copiare e senza aiuti da parte dei professori!