“Prodotto per indigenti. Non commerciabile”. Un scritta inequivocabile e bene in vista sui prodotti alimentari offerti gratuitamente ai più bisognosi: farina, riso e pasta. A distribuirli è l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. L’intenzione è lodevole,  la realizzazione un po’ meno.  Aprire lo sportello della dispensa e trovarsi di fronte tutti i giorni quella parola “indigenti” ovvero poveri, squattrinati, nullatenenti in effetti non è che sia proprio rassicurante. E se è vero che a caval donato non si guarda in bocca è pure vero che  scegliere un simbolo più anonimo ma ugualmente riconoscibile non è una richiesta eccessiva. A […]