Ancora su le accise della benzina. Vergogna!
Come commentare la nuova batosta, guarda caso ferragostana sugli automobilisti? Ancora una volta con un perentorio VERGOGNA!. Alla chetichella l’Agenzia delle Dogane ha annunciato che dall’11 agosto e fino al 31 dicembre prossimi le aliquote dell’accisa sulla benzina saliranno ancora – per l’ennesima volta – da 724,20 a 728,40 euro per mille litri e quelle sul diesel dello stesso importo da 613,20 a 617,40 euro per mille litri. Incrementi che si traducono in +0,42 centesimi al litro e, includendo anche l’Iva al 21%, in circa 0,51 centesimi al litro. L’aumento, previsto dalla legge Stabilità 2012, genererà maggiori entrate per le casse statali pari a 65 milioni di euro per rendere strutturale il bonus per i gestori carburanti e fare fronte alla riscossione agevolata delle imposte nelle zone terremotate dell’Abruzzo. Dall’inizio del 2011 le accise sulla benzina sono aumentate di 16,44 centesimi, mentre quelle sul diesel di 19,44 cent, a cui va ad aggiungersi l’effetto moltiplicatore dell’Iva. Grazie presidente Monti, la fantasia al suo governo non manca proprio.
Ancora una volta, quindi, a pagare il conto vengono chiamati gli automobilisti, capro espiatorio per antonomasia. Il provvedimento, inoltre, assesta un altro colpo pesantissimo a un settore, quello dell’auto, già in grave sofferenza con ripercussioni fortissime sull’economia e l’occupazione. Il carburante a 2 euro al litro (4.000 delle vecchie lire) è ormai una realtà. Viaggiare in macchina è diventato un lusso e a essere penalizzati sono soprattutto coloro che utilizzano questo mezzo per lavoro. Dall’inizio del 2011 le accise sulla benzina sono aumentate di 16,44 centesimi, mentre
quelle sul diesel di 19,44 cent, a cui va ad aggiungersi l’effetto moltiplicatore dell’Iva.
VERGOGNA!