Ricevo da un caro amico quanto segue e resto sbigottito. Date un’occhiata e poi commentiamo:

“Leggete e stupitevi. La Regione Veneto esenta dal pagamento della tassa aggiuntiva sulla proprietà (il cosiddetto bollo) i possessori di veicoli ibridi, a sostegno di una corretta campagna eco sostenibile. E il comune di Treviso cosa fa? Ammette nella cerchia interna delle mura le sole vetture elettrriche, di fatto paragonando le ibride a qualsiasi altro veicolo. Stamane alle 8.40 su mia domanda (telefonata registrata come da prassi dei VU di Treviso) osservando che poteva esserci un’interpretazione ambigua dell’ordinanza in merito alla circolazione dei veicoli con motore elettrico, ed in particolare sulle funzionalità degli ibridi, mi è stato risposto che i vigili non sono meccanici e che non possono sapere la differenza tra motore elettrico ed ibrido. Nell’approfondimento telefonico successivo (alle 10, con chiamata di un’altra persona) è stato espresso il parere che le vetture ibride non potevano circolare. La non conoscenza in materia ambientale e in termini di emissione è palese. Vorrei tanto che i giornalisti prendessero carta e penna e utilizzassero questa ordinanza monca ed imbarazzante per chiarire come la eco sostenibilità passi attraverso l’uso delle tecnologie esistenti e non attraverso editti arcaici e insipienti.”

Caro amico, cosa dire? Che gli amministratori comunali e in particolare gli assessori alla Mobilità, insieme ai loro sindaci e comandanti della Polizia locale, vadano a lezione di ecosostenibilità non presso i soliti noti (organizzazioni parapolitiche strumentali, movimenti para-ambientalistici e associazioni di biciclettari), bensì rivolgendosi a chi veramente ne capisce qualcosa. Quindi, mettano in pratica quanto appreso. Siamo stufi di pagare sulla nostra pelle l’ignoranza e la strumentalizzazione che ci circondano. E di continuare a pagare, per nulla, nonostante gli sforzi di investire – da parte degli utenti della strada – in veicoli virtuosi. Da una parte ti invitano a farlo e dall’altra ti bastonano. Finiamola e, anzi, si provveda a mettere a posto le strade colabrodo delle nostre città attraverso i proventi delle sanzioni e degli ingressi nelle aree sottoposte a pedaggio urbano. E chi subisce un danno alla propria auto (moto o bici), a causa di una buca, faccia ricorso e chieda i danni.