E’ strano che l’altro giorno, lo stesso del terremoto che ha colpito Renault per una presunta frode sui motori diesel, ipotesi poi rientrata (ma intanto il titolo era precipitato in Borsa trascinandosi l’intero comparto auto), nessuno abbia tirato in ballo il recente anatema del ministro all’Ambiente francese, Sègolène Royal. Oggetto dell’anatema, lanciato l’autunno scorso, era proprio il motore diesel: “Un giorno o l’altro, bisognerà farla finita con il diesel”, l’affermazione di Sègolène, anche se a farne le spese, in quel caso, saranno soprattutto i due gruppi transalpini, Renault e Psa Peugeot Citroen, dove lo Stato è presente con proprio quote […]