Quell’idea sempre sbagliata di Migliore

Era il 12 marzo 2014 quando Gennaro Migliore, allora capogruppo alla Camera di Sel, rivolgendosi all’aula, criticò aspramente l’Italicum: “È una legge elettorale “senza”, perché è senza la parità di genere, che non è una concessione, è una condizione naturale della rappresentazione della società, è qualcosa che dovremmo considerare connaturato alla nostra ricerca di rimozione delle diseguaglianze”. Il paffuto comunistello di Napoli iscritto al partito della Rifondazione Comunista del 1993 ci andò giù duro, testa alta, sicuro di sé: “È una legge elettorale senza la possibilità di scegliere, perché avete scelto di continuare sulla strada delle liste bloccate. State cercando di […]