Era un po’ che non lo chiamavo…

 

Il GRAZIANO!

 

Nel senso di ROSSI.

 

Il papà del VALE.

 

Non le conto neppure più le chiacchierate fatte da BRNO 1996.

 

Di persona, al telefono, in motorino lungo il bordo pista  di qualche circuito, magari seduti vicino alla sua station wagon nel paddock di Donington perché col cavolo che il GRAZIANO prendeva l’aereo.

 

Quella che ricordo con più piacere non è una chiacchierata, ma un’intera giornata trascorsa seduti su un bidone sul tetto della palazzina dei box di Valencia.

 

Era febbraio, era il 2006,  e lui, e io, e due amici suoi, cronometro in mano, seguivamo il VALE che partecipava ai test F1 con la Ferrari.

 

Ci contavamo davvero facesse il grande balzo… vabbè… non è balzato.

 

DICEVO…

 

era un po’ che non ci sentivamo e l’ho chiamato.

 

Volevo mi tranquillizzasse dopo Jerez,

dopo i dubbi espressi (anche su questo blog) su quel che potrà fare IL VALE,

se potrà tornare e stare al livello di quei tre giovani diavoli, cioè  Lorenzo, Pedrosa, Marquez.

 

MI HA TRANQUILLIZATO il Graziano.

 

ECCO LE SUE PAROLE

 

“Credo che ci vorranno ancora due o tre gare per vedere il vero Valentino.

Perché questo è il tempo che gli serve per fare il passo che manca e puntare a vincere”

 

“Deve riuscire ad entrare prima nel ritmo da vittoria…

 

“Lui gira sui tempi degli altri, di Lorenzo, Pedrosa, Marquez, ma solo dopo 10-12 giri, 

A quel punto,però, gli altri hanno un vantaggio incolmabile…

 

“Ma ricordarti che arriva da un periodo molto difficile…

“da cui, per recuperare, di solito servono diversi gran premi…

“Lui però  ha smentito questa teoria e in Qatar ha fatto quella gran gara…

“E noi tutti ci siamo montati la testa…

“Abbiamo dimenticato che quei tre là davanti sono fortissimi e lui da un paio di anno era lontano dai ritmi da vittoria…

 

“No, non ha imboccato la fase discendente della parabola.

“No, non rischia di meno perché ora ha 34 anni…


“E ti spiego perché:

 

“1.  psicologicamente è come un atleta che deve tornare a correre i 100 metri piani in 9” e rotti dopo due anni passati a correre nelle campestri… immaginalo sui blocchi di partenza, non è più abituato a scattare e si ritrova subito quinto su cinque… Ma una volta ritrovato il ritmo gara…

 

“2. Quanto alla voglia di dare tutto, quella è intatta. Non è stanco delle moto o assuefatto.

“Lo capisco perché nel suo ranch dietro casa, appena arriva, monta in sella e corre in moto per ore. Come un ragazzino che l’ha appena scoperta.

 

“Ecco perché ti dico… devi solo pazientare”.

Graziano Rossi

 

 

 

 

 

 

 

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