Domani motori accesi a Montecarlo,

oggi si sono però accesi i piloti.

Un interessatissimo Vettel ha attaccato la Pirelli:

“Sembra che non sia stato fatto un buon lavoro, non vorrei trovarmi una gomma che si delamina nella discesa dal tunnel verso la chicane…”

 

Parla per sé e soprattutto per la Red Bull che ‘sti polimeri non li digerisce.

 

Un seccatissimo Alonso ha ribattuto a Seb e difeso la Pirelli:

 

“Difficile perdere quando si vince facile per anni”

 

Parla per sé e soprattutto per la Ferrari che ‘sti polimeri li adora.

 

Ne approfitto allora per ricapitolare la telenovela gomme.

 

DUNQUE,

 

a Montecarlo supersoft e soft come è giusto che sia e perché è

 

COSA BUONA E GIUSTA.

 

ED ECCO IL RIASSUNTO DELLE SCELTE FATTE FIN QUI DALLA PIRELLI.

PZero Red PZero Yellow PZero White PZero Orange
Australia Supersoft Medium
Malesia Medium Hard
Cina Soft Medium
Bahrain Medium Hard
Spagna Medium Hard
Monaco Supersoft Soft

 

DOPODICHE’

vorrei argomentare un filino sulla rivoluzione che doveva essere restaurazione e ritorno al 2012 e invece non sarà

né l’una né l’altra cosa e che ha fatto saltare i nervi ai piloti più coinvolti.

 

CIOE’

da Montreal stesse mescole non quelle del 2012 come inizialmente annunciato dalla Pirelli dopo i 4 pit di Barcellona, dopo le delaminazioni di Barcellona, dopo quelle del Bahrein.

PERO’

struttura ritoccata.  Ovvero il kevlar al posto dell’acciaio.

PERO’,

ed è cosa di ieri,

forse solo per le gomme posteriori.

 

Quindi cambierà poco.

 

TUTTO QUESTO

 

per ottemperare al monito piombato da Place de la Concorde,

 

CIOE’

 

dalla Fia che ha fatto sapere più o meno questo:

 

dato che  non ci sono questioni di sicurezza a motivare questo dietrofront,

con il cavolo che si possono cambiare le gomme per ridurre i pit stop,

per cui giù le mani dalle mescole…

Uniche modifiche accettate, quelle per evitare la delaminazione.

 

PUNTO.

 

Non ho lo straccio di una prova ma il buon senso mi dice che questa autorevolissima precisazione sia ovviamente arrivata in seguito al risentito silenzio ferrarista (poi sfociato in una ironica nota mezzo stampa: “c’è chi ha la memoria corta…”)  e a quello più esplicito e a caldo della Lotus dopo le esternazioni Red Bull: “nel corso del campionato, ogni cambiamento alla voce gomme sarebbe sleale”.

 

Anche perché 

a quel punto, cioè quando sono sbottate Ferrari e Lotus, tutto il Circus non stava più pensando che la Pirelli volesse cambiare le gomme perché stufa di vederle andare in pezzi e preoccupata di farsi un super spot in negativo e conscia che quattro pit fossero troppi, bensì perché la Red Bull stava facendo i capricci telefonando e citofonando ai piani alti!!!

 

Da qui la decisione di toccare solo la struttura e probabilmente solo quella posteriore.

 

Sulla carta, Ferrari e Lotus non dovrebbero risentirne più di tanto, la Red Bul (e Mercedes e McLaren) non dovrebbe guadagnarci più di tanto e le gomme non dovrebbero delaminarsi più di tanto.

 

AGGIUNGO:

 

L’altro giorno Bernie Ecclestone ha tardivamente detto quel che avrebbe dovuto dichiarare appena la Pirelli si era ritrovata in piena bufera gomme chewin gum. Cioè dire esplicitamente: “l’ho chiesto io!!!”

 

Invece ha lasciato il costruttore da solo a sostenere questa tesi. Il che è cosa diversa con peso diverso.

 

Fatto sta, ora Bernie è stato chiarissimo:

 

“Sono  stato io ad aver chiesto che le gomme durassero meno di metà gara”.

 

DETTO CIO’,

 

visto che il caos da overdose  di pit stop rischia di restare,

 

la Pirelli

 

DOVEVA

E DOVREBBE ANCORA

 

dire

“okkkay, facciamole che durano poco ma non così poco come chiedete perché 4 pit restano comunque troppi ed Ecclestone si arrangi”.

 

Nell’attesa che trovi la forza per farlo,

 

che la Ferrari e i ferraristi non se ne abbiano:

 

non credo proprio che questa ottima F138 possa accusare l’introduzione di gomme che durano di più. Per cui mi sarebbe piaciuto che la rivoluzione gommifera annunciata dopo Barcellona non fosse stata subito castrata.

 

Adieu!

 

 

 

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