Primo Hamilton, secondo Raikkonen autore di gara delle sue, per cui testa gelida e guida sopraffina che gli consentono di farla su una sosta in meno. Vettel solo terzo e Alonso disperatamente quinto e mai veramente in corsa. Davanti a lui Webber.

Tre soste per tutti i big, due per Kimi, 4 per Grosjean causa drive through per una delle sue varie scorribande (su Massa). Hamilton vince la sua prima gara dell’Era Mercedes e l’Hungaroring conferma di essere una Monte Carlo senza grattacieli. Non a caso la vetturetta uber alles ha vinto e mai messo in discussione la gara come successo a Rosberg nel Principato che qui ha rotto il motore alla fine. Lewis ancora re d’Ungheria come l’anno scorso, epoca McLaren però, e fanno quattro da queste parti e fanno 22 quelle totali.

Questo alla voce cronaca.

Alla voce opinioni, pareri, riflessioni,

c’è da domandarsi come diavolaccio sarebbe andata la Mercedes se avesse potuto partecipare ai recenti test gomme di Silverstone (proibiti per le prove gomme segrete di Barcellona) e c’è da tirare piccolo sospiro di sollievo per l’aiuto grande dato da Hamilton e Raikkonen (soprattutto kimi negli ultimi giri) che hanno tenuto dietro Vettel. C’è anche da osservare che la Red Bull è una gran bella macchina ma non imbattibile. Solo che la battono gli altri, non la Rossa.

Già, la Rossa.

Zattera alla deriva che a volte vede terra e a volte no.

Ma stavolta la terra che doveva avvinarsi s è di nuovo allontanata.

Lewis e Kimi hanno fatto opera meritoria tirando a bordo il naufrago spagnolo visto che si sono piazzati davanti a   Sebastian. Oggi va così, ma da domani nessuno lo salverà più. Perchè Raikkonen l’ha scavalcato in classifica e ora ha un punto di vantaggio ed Hamilton comincia a sognare in grande.

Mentre a Maranello di grande, ora, ci sono solo gli incubi.

E l’espressione cupa del naufrago.

 

 Così all’arrivo

1 Hamilton

2 Raikkonen

3 Vettel

4 Webber

5 Alonso

6 Grosjean

7 Button

8 Massa

 

Mondiale piloti

vettel 172

raikkonen 134

alonso 133

hamilton 124

 

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