Vettel campione del mondo. Raggiunge Fangio e Schumi, festeggia come Valentino e usa le gomme come si deve: nel burnout! Orgoglio Massa, disastro Alonso
Ci sono voluti quattro titoli di fila e una super multa per vedere un nuovo Vettel. Il Vettel che forse, spero, mi auguro sarà da qui in poi. Cioè un po’ meno tedesco e un po’ più Valentino Rossi. Il Vale vecchia maniera, però.
Quei giri su se stesso pazzi e fumanti, quegli splendidi burn out davanti alle tribune che sicuramente gli costeranno una multa dai gendarmi Fia, la sua Red Bull trasformata in una trottola per onorare se stesso e il team e il pubblico e poi e soprattutto lui che salta giù, si inginocchia davanti a lei, lei la sua macchina e le rende onore come davanti a un dio.
Un tributo al mezzo e in fondo un tributo al padre di quella monoposto, mago Adrian Newey.
Quattro mondiali di fila come Fangio e come Schumi, titolo festeggiato con vittoria, che altro aggiungere?
Che questo è stato il bello della F1 vista oggi in India come bella è stata la rimonta e la gestione gara dell’ex pericolo della effeuno Grosjean: da 17° a terzo su gomme bischere.
Perchè per il resto si sono viste solo cose brutte.
Brutto vedere l’imperfetto e però sfortunato Alonso dire addio a qualsiasi progetto di gara perché avendo sacrificato la qualifica per la gara e partendo volutamente nel casino, alla prima curva ha tamponato, incolpevole, Webber che si stava sportellando con Raikkonen, compromettendo il resto della gara (finirà 11°). Brutto e triste assistere a dei cambi di gomme dopo 2-3 giri. Brutto vedere che l’Alonso della Ferrari oggi è stato Massa con una bella partenza, un sorpasso divino al primo giro sul duo Mercedes e una gara gestita in modo intelligente per un quarto posto che non lenisce però le molte ferite ferrariste. Anzi, semmai le apre di più. Perché se Massa sfiora il podio è lecito domandarsi che cosa avrebbe fatto Fernando su uguale
strategia. Ferite dolorosissime viste poi le stilettate inferte, in chiave mondiale costruttori, da Rosberg secondo e persino da Hamilton sesto. Due schiaffoni in salsa Mercedes nella lotta serrata fra i due marchi con gli uber alles che ora hanno superato il Cavallino.
Dimenticavo:
tra le cose belle viste oggi, trovo che le gomme siano finalmente state utilizzate e gestite nel modo giusto: sì, proprio così. E’ successo durante lo splendido burn out fumante regalato da Seb dopo il traguardo. Perfette per l’uso!!!
Un pit dopo due giri…
Ma dove?
Ma quando?
Ma dai…
COSI’ AL TRAGUARDO
1. Vettel Red Bull-Renault 1h31:12.187 2. Rosberg Mercedes + 29.823 3. Grosjean Lotus-Renault + 39.892 4. Massa Ferrari + 41.692 5. Perez McLaren-Mercedes + 43.829 6. Hamilton Mercedes + 52.400 7. Raikkonen Lotus-Renault + 1:07.900 8. Di Resta Force India-Mercedes + 1:12.800 9. Sutil Force India-Mercedes + 1:14.700 10. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1:16.200 11. Alonso Ferrari + 1:18.200 12. Maldonado Williams-Renault + 1:18.900 13. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1 lap 14. Button McLaren-Mercedes + 1 lap 15. Gutierrez Sauber-Ferrari + 1 lap 16. Bottas Williams-Renault + 1 lap 17. Chilton Marussia-Cosworth + 2 laps 18. Bianchi Marussia-Cosworth + 2 laps 19. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 6 laps GIRO VELOCE: Raikkonen, 1:27.679 RITIRATI Webber Red Bull-Renault 40 Pic Caterham-Renault 36 van der Garde Caterham-Renault 2 MONDIALE PILOTI E COSTRUTTORI 1. Vettel 322 1. Red Bull-Renault 470 2. Alonso 207 2. Mercedes 313 3. Raikkonen 183 3. Ferrari 309 4. Hamilton 169 4. Lotus-Renault 285 5. Webber 148 5. McLaren-Mercedes 93 6. Rosberg 144 6. Force India-Mercedes 68 7. Massa 102 7. Sauber-Ferrari 45 8. Grosjean 102 8. Toro Rosso-Ferrari 32 9. Button 60 9. Williams-Renault 1 10. Di Resta 40 11. Huleknberg 39 12. Perez 33 13. Sutil 28 14. Ricciardo 19 15. Vergne 13 16. Gutierrez 6 17. Maldonado 1