In Brasile Vettel suona la nona, Alonso è 3°, i giudici beffano Massa e la Ferrari che ormai non conta più nel Circus. Ma se non altro abbiamo tutti smesso di soffrire
Finalmente il calvario è finito.
Bene.
Finalmente posso levare tutto di un colpo quel coltello che mi e ci tormentava e infieriva e che qualcuno aveva piantato nella schiena di tutti noi per torturarci e farci soffrire quando questo mondiale ha preso a girare in modo strano, talvolta sospetto, talvolta dandoci la sensazione che fosse etero diretto. Sul tema, ognuno di noi e voi si è fatto, dati e sensazioni e coincidenze alla mano, si è fatto la propria idea.
E la mia l’ho espressa più volte.
Per cui sapete che non sto solo parlando dei pasticci alla voce gomme e del maggio nefasto dei test segreti e del giugno degli scoppi e del bisogno di tornare a gomme del passato e dei vantaggi per l’uno e dei problemi per l’altro.
Sto parlando proprio di tutto il baraccone, delle regole per l’assegnazione gomme, delle ali mobili, dei molti pit stop, degli artifici, di tutto ciò che è stato deciso negli ultimi anni e che nel 2013 è come avesse provocato il collassamento di questo sport.
Sport che non più sport.
Ammazzato.
Forse solo negli allenamenti dei piloti per avere colli grossi così che resistano in curva resta qualcosa che ricordi vagamente una disciplina sportiva.
Per il resto zero.
In questo zero Vettel ha ora la sua brava nona vittoria di fila, meritata ma solo fino ad un certo punto per i suddetti dubbi che mi porto appresso.
Webber lo ringrazio per essersi tolto il casco durante il giro di rientro solo perché nessuno avrebbe potuto più punirlo visto che lascia la F1. Ma così facendo ci ha regalato un assaggio amarcord di ciò che si poteva fare una volta in questo sport e che ora è vietato.
Alonso è salito sul podio brasilero dopo che così in alto non ci andava da Singapore, con Webber ci ha regalato un bel duello, ma anche la tristezza grande di una Ferrari comunque disperatamente lontana.
Disperatamente lontana e tormentata, come se davvero contasse ormai poco o nulla nel Circus.
Vedi vicenda Massa.
Già, Massa
Felipe saluta con un settimo posto che serve a niente per la classifica costruttori ma consegnandoci un altro, quasi ce ne fosse il bisogno, sospetto: quel drive through per linea box tagliata che l’ha fatto fuori quando era quarto, privandolo della possibilità di aiutare la Ferrari a provare ad acchiappare quei 10 milioni di euro del secondo posto nella classifica costruttori.
Punito lui. Solo avvisati gli altri.
Molto Bene.
E l’anno prossimo… guardiamoci tutti la schiena.
Così all’arrivo
1. Vettel Red Bull-Renault 1h32:36.300 2. Webber Red Bull-Renault + 10.452 3. Alonso Ferrari + 18.9 4. Button McLaren-Mercedes + 37.3 5. Rosberg Mercedes + 39.0 6. Perez McLaren-Mercedes + 44.0 7. Massa Ferrari + 49.1 8. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 1:04.2 9. Hamilton Mercedes + 1:12.9 10. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1 lap 11. Di Resta Force India-Mercedes + 1 lap 12. Gutierrez Sauber-Ferrari + 1 lap 13. Sutil Force India-Mercedes + 1 lap 14. Kovalainen Lotus-Renault + 1 lap 15. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1 lap 16. Maldonado Williams-Renault + 1 lap 17. Bianchi Marussia-Cosworth + 2 laps 18. van der Garde Caterham-Renault + 2 laps 19. Chilton Marussia-Cosworth + 2 laps giro veloce: Webber, 1:15.436 Piloti Costruttori 1. Vettel 397 1. Red Bull-Renault 596 2. Alonso 242 2. Mercedes 360 3. Webber 199 3. Ferrari 354 4. Hamilton 189 4. Lotus-Renault 315 5. Raikkonen 183 5. McLaren-Mercedes 122 6. Rosberg 171 6. Force India-Mercedes 77 7. Grosjean 132 7. Sauber-Ferrari 57 8. Massa 112 8. Toro Rosso-Ferrari 33 9. Button 73 9. Williams-Renault 5 10. Hulkenberg 51 11. Perez 49 12. Di Resta 48 13. Sutil 29 14. Ricciardo 20 15. Vergne 13 16. Gutierrez 6 17. Bottas 4 18. Maldonado 1