La F1 dice addio al grande Ducarouge. Quella sì che era F1

Gerard Ducarouge (23 ottobre 1941- 19 febbraio 2015) Fece volare l’ultima Lotus e il primo Senna.
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Gerard Ducarouge (23 ottobre 1941- 19 febbraio 2015) Fece volare l’ultima Lotus e il primo Senna.
Nonostante la pioggia battente che ha ritardato il q3, nonostante l’ennesima pole di Vettel, la numero 9, la 45 in carriera, nonostante la Ferrari di Alonso col 3° tempo per pioggia ricevuta sia dopo 14 gare di nuovo in seconda fila, nonostante domani ci sia spazio per sperare nel caso Giove Pluvio restasse in sella al Cavallino, nonostante tutto questo ad avermi colpito più di tutto sono le parole di boss Bernie. Quando, oggi, candidamente come solo lui – che candido non è – sa essere, a domanda dei colleghi di Sky “quella dell’anno prossimo è una rivoluzione enorme: crede […]
– di Enrico Benzing – G. P. degli Stati Uniti – In questa Formula 1 alterata, vien da chiedersi se valga ancora la pena continuare con le analisi delle forze aerodinamiche o degli sforzi di trazione, che rispecchiano configurazioni, potenze e motricità, o se non siano inutili perdite di tempo. E cosa ha aggiunto il G. P. degli Stati Uniti? Soltanto una conferma della validità di una competizione scevra dall’assurdità dei multi-cambi-gomme. Alla base, non restano che le continue ingerenze del grande manipolatore, ormai sotto processo per corruzione in un’altra vicenda. Infatti, la Formula 1 è tecnicamente blindata; ma, con […]
– di Gian Carlo Minardi – Siamo arrivati in America, per il penultimo gran premio. Un week end che si preannuncia bollente, nonostante le temperature sotto la media stagionale. Temperature quasi estive non per il meteo, ma per tutti gli annunci che hanno caratterizzato l’attesa di questi giorni, a cui ne seguiranno molti altri in ottica non soltanto 2014, ma soprattutto 2015. Andiamo con ordine: tra i circuiti della new-generation il tracciato di Austin è certamente il più interessante a livello tecnico. Le temperature fredde dell’asfalto e dell’atmosfera potrebbero creare qualche problema di troppo ad alcuni team, anche in seguito […]
Un capolavoro. Salvo sorpresone, domani, un pilota né bravo né scarso, né buono né cattivo, né bello né brutto, né alto né basso, né simpatico né antipatico, domani s’impossesserà della Lotus lasciata libera da Kimi Raikkonen. In comune con l’algido finnico ha solo la nazionalità e i capelli biondi. Heikki Kovalainen, abortita l’operazione Hulkenberg, dovrebbe essere il prescelto. Perché un Gp l’ha vinto, perché è fermo dal 2012 ma in sei venerdì ha girato con la Caterham nelle libere, perché ai tempi della McLaren ha capito come ragiona un top team e come si deve correre nelle posizioni che contano, […]
– Enrico Benzing – G. P. d’India – Divise tra i due filoni delle gomme “aggressivamente” (definizione dello stesso fabbricante) devastanti e dai ritocchi alle velocità significative per la motricità, le risultanze del G.P. d’India, nel parallelo con il G. P. di Corea, sono soltanto peggiorative. Gomme sbagliate, platealmente sbagliate. Pura Formula Ridolini, con 2-6 giri in gara! Tempi sul giro compromessi proprio da limitazioni al “grip” e alla motricità. E siccome il primo obbiettivo è quello di allargare lo sguardo all’intero arco stagionale, dedico questo primo diagramma dell’analisi all’Ing. Simone Resta, che, della Ferrari, è “Deputy Chief Designer”, […]
-Di Enrico Benzing- G. P. del Giappone – Gli ultimi stratagemmi tecnici della Rbr con gli sforzi di trazione non hanno sortito, nel G. P. del Giappone, gli stessi, sconvolgenti effetti delle due gare precedenti, pur con una indiscussa affermazione, a livelli velocistici più elevati. Colpa della conformazione della pista e di taluni inconvenienti della vigilia con il Kers, che Vettel sembra sfruttare più proficuamente, lasciando a Webber la diversificazione della configurazione aerodinamica, meno gravosa e strategicamente ideale per un comprensibile favore al prossimo campione 2013. L’occasione, tuttavia, è stata propizia a chiarimenti e conferme importanti, nell’analisi dell’intero scorcio di […]
7 VETTEL Primo In qualifica non aveva il kers, ma in gara ha avuto quello e anche il solito fondo schiena quando Hamilton al via gli ha toccato l’ala anteriore che ormai si sa: oltre che di gomma è di acciaio e non è successo nulla. Visto che 90 punti di vantaggio sono pochi, il team l’ha aiutato umiliando Webber tramite strategia rallentante. Quindi NEIN! Niente 10 per Seb anche stavolta. 9 WEBBER Secondo Tenero Sciupone l’Australiano. Con le donne e con i motori. È il bellone del paddock e ricercatissimo dalle ragazze ma fidanzatissimo e controllato a vista. Ha […]
-di Gian Carlo Minardi- Non c’è storia. Ancora un successo per Sebastian Vettel (nove centri in quindici appuntamenti, di cui cinque consecutivi) e per la sua Red Bull che, grazie al secondo posto di Mark Webber, firma una nuova doppietta. Una supremazia inarrestabile e imbarazzante. Ancora una volta hanno giocato al “gatto e al topo”. Vettel ha dato l’impressione di girare con il limitatore inserito fin quando non ha avuto la certezza di non aver riportato danni durante il contatto con Hamilton. Inserita la settima marcia si è sbarazzato della concorrenza andando a vincere l’ennesima gara, anche se con distacchi […]
Visto che super Vettel ha ipotecato da un pezzo tutto quanto, visto che il mondiale va ravvivato da qui al 24 novembre in Brasile, vorrei contribuire anche io alla causa. Massì, SCHERZANDOCI su. Massì, buttando lì un po’ di giocosi sospetti in ordine sparso. Non è il gioco dell’oca ma il gioco delle monoposto che sembra quasi passino di mano. Per esempio, quella di Vettel a Webber e quella di Raikkonen a Grosjean (dalla Corea). Uno lascia la F1 discretamente depresso e a mondiale praticamente assegnato torna a volare. L’altro annuncia scorbuticamente il contratto Ferrari e del francesino compagno […]