La paura di essere chiamati razzisti
La destra, i suoi elettori e i suoi esponenti di spicco, sono abituati. Quando c’è un caso di cronaca nera – delitti violenti e stupri come quello di Rimini commessi da stranieri, immigrati, richiedenti asilo o immigrati di seconda e terza generazione – il sospetto di un interlocutore di sinistra è sempre quello di dibatterne trovandosi di fronte un razzista. Ora però, anche a sinistra, cominciano a levarsi voci che denunciano un clima di paura, quasi di omertà, fra intellettuali e cittadini comuni, spinti a tacere o a evitare di affrontare temi scottanti relativi a minoranze etniche o comunità religiose per il terrore […]